Troppi conigli in città: il Comune sollecita la Regione

VIMERCATE - E' ancora emergenza conigli sul territorio cittadino. L'amministrazione comunale informa che, essendo passate nel 2016 la competenza a Regione Lombardia, si è in attesa di indicazioni formali su come procedere per eliminare o almeno ridurre l'entità del problema

"Stiamo sollecitando Regione Lombardia perché ci dia indicazioni formali che ci permettano di valutare ed attivare con la polizia provinciale interventi di cattura in alcune aree, come appunto i giardini privati provvisti di reti di recinzione interrate per almeno 30 cm, con conseguente espulsione da quegli ambiti. Sottolineiamo che il Servizio Veterinario dell’Asl ha comunque sempre fornito rassicurazioni dal punto di vista sanitario, ribadendo che i conigli selvatici non sono portatori di malattie trasmissibili all’uomo. Per quanto riguarda gli aspetti di viabilità e sicurezza, abbiamo provveduto a sistemare dei cartelli di avvertimento del pericolo di attraversamento di questi animali. Infine, stiamo pensando a interventi di pulizia degli escrementi (peraltro molto meno impattanti di quelli dei cani) in spazi pubblici e giardini". Lo rivela l'amministrazione comunale che, nei giorni scorsi, ha diffuso un comunicato per spiegare a che punto è la soluzione del problema della proliferazione dei conigli sul territorio cittadino.

Un fenomeno che, in particolare, riguarda i prati di via Cremagnani, la zona dell’ex cava, i giardini dei condomini. Problema già noto: come spiega il Comune si ripresenta puntualmente ogni anno, dalla primavera, a partire dal 2014.

"L'ente preposto - si spiega nel comunicato - era allora la Polizia Provinciale, che propose la soppressione degli animali o attraverso sparo con arma da fuoco o attraverso cattura e successiva eutanasia. E’ noto però che queste iniziative di riduzione della popolazione, anche attraverso predatori naturali o la mixomatosi, si sono rivelate inefficaci a causa della grande capacità di questi animali di riprodursi velocemente. Si era cercato a quel punto di trovare ricovero ai conigli presso alcune associazioni animaliste (AAE, Ambiente Acqua Onlus, ENPA, La Collina dei conigli, il Parco Adda Nord, l’Oasi di Sant’Alessio, ottenendo sempre risposte negative, giustificate dal fatto che l’immissione repentina di nuovi elementi avrebbe alterato l’ecosistema di quelle aree".

Dal 2016, però, le competenze sono passate in carico a Regione Lombardia: "E' stata messa al corrente della criticità e stiamo sollecitando indicazioni formali. Anche a seguito di recenti incontri con alcuni rappresentanti della LAV, siamo consapevoli che non sembrano esserci soluzioni definitive: chiediamo tuttavia ai cittadini di sottoporci proposte o suggerimenti rispettose degli animali e dell’ambiente". 


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