La Brianza, i mobili, il design

Brianza protagonista dell'ultimo numero di "IL". Il magazine mensile del Sole 24 Ore che, in occasione del Salone del Mobile di Milano è dedicato al design. L'attenzione è quindi concentrata sulle molte aziende che puntano sulla collaborazione con i designer più o meno giovani e conosciuti per offrire una gamma di prodotti caratterizzati da stile e qualità. Ecco un estratto dell'articolo di Paolo Bricco,

Brianza protagonista dell'ultimo numero di "IL". Il magazine mensile del Sole 24 Ore che, in occasione del Salone del Mobile di Milano è dedicato al design. L'attenzione è quindi concentrata sulle molte aziende che puntano sulla collaborazione con i designer più o meno giovani e conosciuti per offrire una gamma di prodotti caratterizzati da stile e qualità. Ecco un estratto dell'articolo di Paolo Bricco, disponibile integralmente qui:





«Il Rovagnati, come fa di nome il Rovagnati?», chiede Carlo Molteni, nella sua fabbrica di mobili e di design di Giussano. E chi lo sa. In fondo, gli archetipi non hanno bisogno di nomi. Da cinquant'anni il Rovagnati lavora qui nelle aziende della Brianza, estetica internazionale astratta e belle ragazze in carne con gli occhiali a goccia, schiena piegata sulle macchine utensili ed eccitazione ottimista da Boom che non si stempera nemmeno nei giorni segnati, a Milano come a Roma, dall'asettica bussola dello spread e dall'ascetismo rigorista del governo dei professori. «Dottore, il Rovagnati si chiama Giovanni». Il Rovagnati ha iniziato a lavorare all'età di 11 anni. Oggi da Molteni segue la produzione della linea di Giò Ponti, composta da inediti provenienti dagli archivi dell'architetto scomparso nel 1979. «Trasformare le idee di grandi maestri in un prodotto finito – dice con semplicità – mica è facile. Ci vuole passione e pratica. Bisogna adattare il prodotto alle macchine che hai a disposizione». Una reificazione della dimensione onirica dei progetti, il pensiero trasformato in una cosa, che negli anni Sessanta riguardava i designer italiani e che oggi coinvolge soprattutto quelli stranieri.



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