Meda, un'atmosfera di festa con il gospel e l'Aido

Impegnati quotidianamente nel volontariato per salvare vita umane, ma capaci anche di proporre un appuntamento che si preannuncia imperdibile: i volontari del gruppo cittadino dell'Aido (Associazione Italiana per la donazione di organi) invitano la cittadinanza, i simpatizzanti e gli iscritti al concerto gospel del gruppo "Rejoice" di Nova Milanese. L'appuntamento, che beneficia del patrocinio del Comune, è in programma stasera alle 21 al santuario del Santo Crocifisso di piazza Vittorio Vene...

Impegnati quotidianamente nel volontariato per salvare vita umane, ma capaci anche di proporre un appuntamento che si preannuncia imperdibile: i volontari del gruppo cittadino dell'Aido (Associazione Italiana per la donazione di organi) invitano la cittadinanza, i simpatizzanti e gli iscritti al concerto gospel del gruppo "Rejoice" di Nova Milanese. L'appuntamento, che beneficia del patrocinio del Comune, è in programma stasera alle 21 al santuario del Santo Crocifisso di piazza Vittorio Veneto. L'ingresso è libero e gratuito. Si tratta di un concerto di altissimo livello che vede protagonista uno dei migliori gruppi canori di tutta la Brianza e il Nord Milano. Non ci riferiamo al genere gospel di cui, evidentemente, risultano tra i pochi interpreti, ma senza il timore di essere smentiti ci sentiamo di poter affermare in tutta tranquillità che    pochi altri cori hanno la capacità di esprimersi a questo livello. In più, particolare che non guasta, propongono un ricco repertorio gioioso capace di coinvolgere anche lo spettatore più scettico (tipo il marito che va al concerto solo per accompagnare la moglie). Il gruppo "Rejoice" è anche una vivace realtà culturale che, oltre alla recente partecipazione all'iniziativa "Ville aperte" promossa dalla Provincia di Monza e Brianza, di solito in luglio organizza uno spettacolare festival gospel a Nova Milanese portando i grandi interpreti internazionali con i quali, senza sfigurare, si esibisce per la felicità del pubblico. Stasera, dunque, tutti al santuario: per la gioia di chi li vuole riascoltare e, naturalmente, per i pochi che non hanno ancora avuto modo di scoprirli.