Un pensiero alle feste e uno ai De Filippo: alla Campanella "Natale in casa Cupiello"

BOVISIO MASCIAGO - Questa sera alla Campanella alle 21 va in scena "Natale in casa Cupiello": commedia scritta da Eduardo De Filippo nel 1931, sempre attuale, portata in scena sul palco di piazza Anselmo IV dalla Compagnia Filodrammatica Gallaratese

Un appuntamento particolarmente significativo quello in programma nella serata di oggi, sabato 5 dicembre con inizio alle 21, al teatro "La Campanella": la Compagnia Filodrammatica Gallaratese porta infatti in scena "Natale in casa Cupiello". E se da un lato è uno spettacolo di prosa a tema con il periodo, dall'altra parte questa celebre commedia di Eduardo De Filippo ci va inevitabilmente pensare alla recente scomparsa del figlio Luigi, uno dei grandi nomi della storia del teatro italiano.

"Natale in casa Cupiello" è sicuramente una delle commedie più rappresentative di Eduardo e di quella mentalità che solo una città come Napoli può offrire. Scritta e portata in scena la prima volta nel 1931, rimane tremendamente attuale per il fondersi di valori che rivelano verità sopite e non solo. Luca Cupiello, il protagonista della commedia, è proprio uno di questi personalli, semplici ma dignitosi: ingenuo per natura, egli vive in un mondo tutto suo, quasi fanciullesco e immune dai problemi, piccoli o grandi, che la vita presenta ogni giorno. La sua più grande preoccupazione, infatti, è quella di terminare il presepio in tempo per il giorno di Natale e nulla o nessuno può distoglierlo da questa occupaizone.

Appare quindi forte ed evidente il contrasto tra il candido e ingenuo comportamento di Luca e la scaltrezza con cui la moglie Concetta si addossa tutti i problemi che affliggono la famiglia. La moglie, i figli, il fratello contribuiscono a crearea intorno a Luca un sottile velo che distorce la realtà mantenendolo all'oscuro di tutto ciò che avviene in casa. Quando, per una fatalità, si spezzerà il fragile velo che lo protegge, Luca si troverà, inerme e senza difese, di fronte all'inesorabile e spietata realtà della vita.