Bovisio M.: cercasi gestore per il bar del centro sportivo

Nulla da fare per il centro sportivo: al bando pubblicizzato dalla Fondazione per lo Sport e il Tempo libero non ha risposto nessuno. Quelle condizioni, insomma, non sono risultate appetibili per gli operatori. E a distanza di nove mesi dall’addio del precedente gestore, la ricerca di qualcuno interessato a insediarsi in via Europa non si è ancora conclusa. La vicenda ha avuto inizio lo scorso mese di giugno quando la signora che da anni si occupava del bar insieme al figlio se n’è andata. Sb...

Nulla da fare per il centro sportivo: al bando pubblicizzato dalla Fondazione per lo Sport e il Tempo libero non ha risposto nessuno. Quelle condizioni, insomma, non sono risultate appetibili per gli operatori. E a distanza di nove mesi dall’addio del precedente gestore, la ricerca di qualcuno interessato a insediarsi in via Europa non si è ancora conclusa. La vicenda ha avuto inizio lo scorso mese di giugno quando la signora che da anni si occupava del bar insieme al figlio se n’è andata. Sbattendo la porta per qualche divergenza con l’amministrazione comunale. Il Comune, dopo un mese di chiusura, reagisce affidando l’incarico ad altri operatori per un periodo transitorio di sei mesi: giusto il tempo di arrivare alla fine dell’anno e preparare il bando per una gara pubblica. Nel frattempo, visto che si tratta del centro sportivo, il bar viene “girato” alla Fondazione diminuendo l’entità del contributo annuale. A dicembre, pochi giorni prima della scadenza di presentazione delle domande, la Fondazione decide di sospendere il bando: la motivazione è la sopravvenuta necessità di inserire nel bando anche il servizio di custodia del centro sportivo in virtù dei ripetuti furti che si registrano in quel periodo. I gestori ottengono una proroga di un trimestre, in attesa che il 16 marzo arrivi qualche offerta vantaggiosa. Al Protocollo, però, non si presenta nessuno. Le richieste del bando, probabilmente, non piacciono a chi vuole investire tempo e soldi in quell’avventura. Ora al Consiglio di amministrazione della Fondazione il compito di individuare il rimedio: una nuova gara a condizioni più favorevoli per il nuovo gestore? Una trattativa privata? In mezzo a tanti dubbi, una certezza: la primavera è iniziata. Bisogna trovare in fretta una soluzione.