Pedemontana, non basta la diossina: a ostacolare i lavori ci sono anche gli animali

BOVISIO MASCIAGO - Un vascone con tutti gli animali morti a causa della diossina, direttamente o su decisione dell'autorità sanitaria dell'epoca. E' l'ostacolo che si aggiunge ai lavori di bonifica del territorio che, mercoledì, hanno trovato in disaccordo Pedemontana e Regione Lombardia

Un nuovo ostacolo per la Pedemontana: se si vuole realizzare l'autostrada, bisogna fare i conti anche con gli animali. Quelli morti, ammassati in una "fossa comune" quarant'anni fa, tra Bovisio Masciago e Desio, perché deceduti o soppressi in seguito al disastro diossina.

La novità è emersa mercoledì mattina in occasione del tavolo tecnico convocato da Regione Lombardia, che ha visto presenti anche i tecnici di Arpa, quelli di Pedemontana, i sindaci.

Una mattinata di duro confronto in cui, partendo dai carotaggi effettuati per rilevare la presenza e la quantità di diossina nei territori della tratta B2, c'è stato lo scontro tra Regione e Pedemontana. Con la prima che considera il lavoro con un avvio del procedimento e la seconda che, al contrario, ha evidenziato che è una semplice indagine conoscitiva e che il Cipe non la costringe a fare alcuna bonifica.

La situazione al momento di stallo, che può compromettere la realizzazione dell'autostrada, può essere risolta solo in due modi. Innanzitutto un approfondimento legale su chi è tenuto alla bonifica del suolo inquinato: Givaudan pare proprio di no, in virtù della transazione chiusa decenni fa, pensare che possano farla i privati dopo essere stati anche danneggiati è davvero difficile. Si vedrà.

Dall'altro lato Pedemontana, nel frattempo, si è impegnata a calcolare i costi della bonifica: se l'importo risulta sostenibile dal piano finanziario iniziale, provvederà lei. Altrimenti niente autostrada se altri non rimuovono la diossina.

I tecnici della Regione, però, hanno avvertito Pedemontana: "Guardate che oltre alla diossina, rilevata dai campionamenti, ci sono anche gli animali da rimuovere".

Si tratta di quelli morti a causa della diossina, primo segnale indicatore del disastro avvenuto quel giorno, che avevano portato i cittadini a pensare che qualcosa fosse effettivamente successo. Tra quelli morti nell'immediatezza e quelli fatti sopprimere dall'autorità sanitaria, era stato creato un vascone "impermeabilizzato" al confine tra Bovisio Masciago e Desio. Indicativamente di fronte all'impianto di Terna. Dove, con esattezza, non si sa. Ma è comunque l'area interessata per la congiunzione della tratta B2 con la tratta C.

Animali che, come si può intuire, sono da spostare con cautela. E, al di là dei tempi, spendendo soldoni. Prima di tirare la riga per fare i conti e verificare se la bonifica della diossina rientra nel piano finanziario, bisognerà considerare anche questo nuovo problema.


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1 commenti

Gianni Del Pero :
no. dai. che ci si fosse dimenticati della diossina, si. ma le vasche erano note, almeno ai locali anche se l'ubicazione non è ancora certissima. gli animali non sono da rimuovere. la Regione ha chiesto alla Dg Sanità di valutare un eventuale monitoraggio delle vasche esterne al bosco delle querce, come avviene per le due principali note e controllate. | venerdì 21 ottobre 2016 12:00 Rispondi