'Ndrangheta, 41 persone in stato di fermo: a Carate i Carabinieri ne prendono tre in ospedale in sala parto

CARATE BRIANZA - Sono arrivati fino alla porta della sala parto dell'ospedale cittadino i Carabinieri della Compagnia di Seregno, coinvolti nell'operazione "Lex" contro la 'Ndrangheta: a loro il compito di consegnare alla giustizia 3 delle 41 persone sottoposte a fermo di indiziato di delitto

Per portare a termine la maxi operazione che si è svolta contemporaneamente in tutta Italia contro la 'Ndrangheta, i Carabinieri della Compagnia di Seregno sono arrivati fino alla sala parto dell'ospedale di Carate Brianza. E' lì che sono riusciti a dare esecuzione al provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria nei confronti di 3 dei 41 soggetti complessivamente indagati. Tutti e tre residenti a Besana in Brianza.

E, come ogni genitore, anche i Carabinieri all'ospedale hanno dovuto portare parecchia pazienza. Due delle persone ricercate (il papà e il fratello della donna) sono stati fermati nella sala d'attesa mercoledì sera. Più complicato portare via la terza persona, ovvero il papà del nascituro, ormai in sala parto con la compagna. 

I militari hanno atteso a lungo poi, in accordo con il personale sanitario, per evitare lo choc alla donna, con uno stratagemma sono riusciti a sostituire il compagno facendo entrare la mamma della partoriente per darle conforto. Solo a quel punto sono riusciti a mettere a disposizione dell'autorità giudiziaria anche la terza persona residente in Brianza.

Il tutto rientra nell'operazione "Lex" che, tra la serata di ieri e l'alba di oggi, ha interessato Reggio Calabria, Vibo Valentia, Roma, Cagliari, Pavia, Milano, Monza e Brianza, Como. Sono 36 le persone accompagnate in carcere, 5 quelle agli arresti domiciliari. Tutte, secondo l'accusa, riconducibili alla 'Ndrangheta e alle famiglie Ferrentino-Chindamo e Lamari di Laureana di Borrello.

Le accuse per le 41 persone, a vario titolo, vanno dal concorso esterno in associazione mafiosa, al porto e detenzione di armi comuni da sparo, all'importazione e cessione di sostanze stupefacenti, estorsione, lesioni personali gravi, frode sportiva, intestazione fittizia di beni, incendio, danneggiamento, violenza privata.


Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui