Ceriano, altolà del Prefetto: niente piazza per i Martiri di Odessa

Il Prefetto
Giovanna Vilasi dice no: l'amministrazione comunale non ha alcun diritto di intitolare la piazza ai Martiri di Odessa. Lo fa con una lettera inviata direttamente al sindaco
Dante Cattaneo, chiedendogli di fare un passo indietro rispetto alla delibera adottata con delibera di Giunta. Continua dunque a far discutere l'intitolazione della piazza ai Martiri di Odessa. Stavolta, però, non si tratta dell'incredulità trasmessa nel più prestigioso teleg...

Il Prefetto

Giovanna Vilasi dice no: l'amministrazione comunale non ha alcun diritto di intitolare la piazza ai Martiri di Odessa. Lo fa con una lettera inviata direttamente al sindaco

Dante Cattaneo, chiedendogli di fare un passo indietro rispetto alla delibera adottata con delibera di Giunta. Continua dunque a far discutere l'intitolazione della piazza ai Martiri di Odessa. Stavolta, però, non si tratta dell'incredulità trasmessa nel più prestigioso telegiornale di Russia. E non è nemmeno l'indignazione dell'Ambasciatore ucraino in Italia che nei giorni scorsi ha giudicato inopportuna la decisione del sindaco e dei suoi assessori. E' una lettera ufficiale del Prefetto, con tutto il peso istituzionale che questo comporta. Una, soprattutto, la motivazione che sta alla base del no espresso dalla Prefettura: il fatto che in Italia non è possibile intitolare strade o piazza a persone che siano decedute da meno di dieci anni. Requisito che, di fatto, rende inapplicabile l'intitolazione ai Martiri di Odessa. Lo stesso Prefetto sgombera il campo da possibili equivoci aggiungendo che talvolta il Ministero dell'Interno concede deroghe a questa regola, ma soltanto quando l'intitolazione riguarda persone che si sono contraddistinte per ciò che hanno fatto di positivo a beneficio del nostro Paese. Inoltre il Prefetto fa presente anche una questione di opportunità: ovvero evidenzia che la magistratura ucraina sta tuttora svolgendo indagini sulla vicenda dei Martiri di Odessa, così come aveva evidenziato l'Ambasciatore ucraino che, in data 30 gennaio, ha messo nero su bianco in via ufficiale tutto il suo disappunto.