Il Tar boccia la Soprintendenza: sì al fotovoltaico vicino a Villa Tittoni

DESIO - Con sentenza depositata nei giorni scorsi il Tar ha accolto il ricorso di un cittadino che voleva installare i pannelli fotovoltaici sul tetto della sua abitazione. La Soprintendenza aveva espresso il suo diniego perché a suo modo di vedere avrebbero rovinato la prospettiva della dimora storica.

Ricorso accolto e condanna della controparte al pagamento delle spese processuali. Così il Tar (Tribunale amministrativo regionale) della Lombardia ha posto fine una disputa iniziata nella primavera dello scorso anno tra un cittadino intenzionato a installare pannelli fotovoltaici sul tetto della sua abitazione e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Milano.

Una scelta, quella del cittadino, che sempre più persone stanno compiendo: il fotovoltaico trova sempre maggiore diffusione ora che non ci sono più dubbi sulla sua affidabilità. Oltretutto, negli anni, si rivela spesso un affare per il portafoglio e, particolare che non dà certo fastidio, contribuisce ad avere energia pulita senza l'utilizzo di fonti non rinnovabili.

Il problema è sorto, però, in considerazione dell'ubicazione dell'abitazione: in via Mascagni a circa 500 metri in linea d'aria dalla prestigiosa dimora cittadina. Pochi, secondo la Soprintendenza, che ha giudicato inopportuna la posa dei pannelli facendo presente che avrebbero danneggiato la prospettiva o alterato le condizioni di ambiente e di decoro.

Il Tar, tuttavia, con sentenza depositata nei giorni scorsi, non ha ritenuto fondata l'osservazione anche in virtù di altre indicazioni date dalla giurisprudenza: ovvero che i pannelli sulla sommità degli edifici "non devono essere percepiti come un fattore di disturbo visivo, ma come un'evoluzione dello stile costruttivo accettata dall'ordinamento e dalla sensibilità collettiva". E, ancora, "per negare l'installazione di un impianto fotovoltaico occorre quindi dare prova dell'assoluta incongruenza delle opere rispetto alle peculiarità del paesaggio, cosa che non coincide con la semplice visibilità dei pannelli da punti di osservazione pubblici…".