Lentate, per l'amministrazione comunale un pasticcio col parmigiano

Doveva essere un’iniziativa semplice e decisamente lodevole: acquistare il parmigiano reggiano per aiutare le aziende con sede nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna e favorire la ripresa. In realtà è diventato un bel pasticcio che, dietro alle dichiarazioni di propaganda, non ha poi avuto alcun seguito concreto. Tutto è nato con una delibera della Giunta comunale, che prendeva atto di un fatto privato: ovvero della scelta dei consiglieri della lista di maggioranza (Lentate sostenibile e ...

Doveva essere un’iniziativa semplice e decisamente lodevole: acquistare il parmigiano reggiano per aiutare le aziende con sede nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna e favorire la ripresa. In realtà è diventato un bel pasticcio che, dietro alle dichiarazioni di propaganda, non ha poi avuto alcun seguito concreto. Tutto è nato con una delibera della Giunta comunale, che prendeva atto di un fatto privato: ovvero della scelta dei consiglieri della lista di maggioranza (Lentate sostenibile e solidale) di devolvere il gettone di presenza di tre sedute consiliari per aiutare i terremotati. Al di là dell’inutilità della delibera e dell’importo davvero esiguo (pare che si tratti di circa 370 euro complessivi, considerando che il gettone di presenza è di 20,58 euro lordi e che gli assessori, in quanto tali, hanno già un forfait mensile e non percepiscono alcuna indennità per ogni seduta), subito era nata la polemica.

Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare, aveva infatti contestato l’utilizzo dell’ufficio stampa per pubblicizzare l’attività di un gruppo consiliare sebbene di maggioranza. Inoltre, considerando che nel comunicato si faceva cenno alla volontà dell’amministrazione comunale di acquistare del parmigiano da un caseificio, lo stesso consigliere chiedeva all’ufficio stampa con quali soldi sarebbe stata compiuta l’operazione e, particolare di non poco conto, chi alla fine avrebbe consumato quel formaggio acquistato con i soldi pubblici. Due settimane più tardi la risposta di

Daniela Castelluccio, capogruppo della lista di maggioranza: “Nessun acquisto di formaggio, il denaro pubblico non è stato utilizzato”. “Ormai  - commenta Costantin – siamo all’assurdo e alla confusione dei ruoli. Le spiegazioni al comunicato stampa, in sostituzione del sindaco e della Giunta, le fornisce il capogruppo di maggioranza a testimonianza del fatto che il comunicato era scritto per fini non istituzionali ma di partito. Ne prendo atto. Certo mi dispiace rilevare che, dopo la propaganda, con l’invio del comunicato ai giornali e con la pubblicazione della notizia sul sito del Comune, mi si risponde in forma privata che la notizia dell’acquisto del formaggio non ha alcun fondamento. Per fortuna i cittadini sanno che, almeno loro, grazie alla grande distribuzione possono acquistare il “parmigiano solidale” già dal mese di giugno in molti punti vendita”.