L'uomo finito sotto al treno era un marocchino clandestino

LENTATE SUL SEVESO - L'unica certezza, a parte la tragedia, è che l'uomo travolto dal treno nella serata di venerdì alla stazione di Camnago era un marocchino presente in Italia in modo clandestino. Per il resto gli elementi a disposizione degli inquirenti non permettono di accertare se si sia trattato di suicidio o di tragica fatalità

All'indomani della tragedia avvenuta venerdì sera a Lentate sul Seveso, con l'uomo finito sotto al treno alla stazione di Camnago, gli inquirenti non sono riusciti a definire se si è trattato di un gesto volontario o di una disattenzione fatale.

Se in molti casi è possibile risalire alla causa anche "scavando" nelle vicende familiari, qui da questo punto di vista l'indagine era impossibile. L'uomo, un marocchino sulla trentina di anni, era presente in Italia in modo clandestino. Nessuno si è fatto vivo per rivendicare una parentela o un'amicizia.

In più una testimonianza raccolta dalle forze dell'ordine non permette di capire l'esatta dinamica. E' stata descritta una persona dall'andatura ciondolante. Non si esclude che l'extracomunitario potesse essere ubriaco o sotto l'effetto di droghe.

Ma quell'andatura incerta non ha permesso agli inquirenti di stabilire la volontarietà del gesto o l'atteggiamento incauto. Si sa soltanto che il macchinista, dopo averlo visto all'ultimo momento sui binari, ha provato a frenare. Ma ormai era troppo tardi.


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