Lentate, verde pubblico. Negri annuncia risparmi, Costantin dubbioso

L'amministrazione comunale tira le somme e sorride: "Fra privati, associazioni e aziende - viene spiegato con un comunicato stampa - sono 11 le risposte ottenute dal progetto  "Adotta un'area verde". Per un totale di 17 mila metri quadrati di verde pubblico fra parchi, rotonde e altri spazi pubblici (14 aree adottate); a questi vanno aggiunti gli alberi e il frutteto, con annesso giardino del Centro Civico Terragni (Biblioteca comunale)”. E, soprattutto, per un risparmio complessivo di 1...

L'amministrazione comunale tira le somme e sorride: "Fra privati, associazioni e aziende - viene spiegato con un comunicato stampa - sono 11 le risposte ottenute dal progetto  "Adotta un'area verde". Per un totale di 17 mila metri quadrati di verde pubblico fra parchi, rotonde e altri spazi pubblici (14 aree adottate); a questi vanno aggiunti gli alberi e il frutteto, con annesso giardino del Centro Civico Terragni (Biblioteca comunale)”. E, soprattutto, per un risparmio complessivo di 16 mila euro. “Questa amministrazione – afferma l’assessore al Territorio

Iolanda Negri – per migliorare la qualità dei servizi prestati, recuperare economie, nonché favorire i processi innovativi della struttura amministrativa e la collaborazione tra pubblico e privato, ha attivato in via sperimentale il progetto ‘Adotta un’area verde’, progetto rivolto a cittadini, associazioni, aziende che intendono proporsi come sponsor per la realizzazione di attività legate alla cura del verde pubblico e alla valorizzazione delle rotatorie poste sulle principali vie d'ingresso al comune, e precisamente alla manutenzione e/o riqualificazione delle aree pubbliche comunali destinate a verde attrezzato”. Il progetto non si è ancora concluso, visto che il bando è aperto per tutto l'anno e quindi in ogni momento è possibile rivolgersi al Comune per farsi carico di un'area verde. Le risorse risparmiate saranno utilizzate per scelta dell'amministrazione comunale nell'ambito dei servizi sociali. “A questa operazione - aggiunge Negri - va poi affiancata l’attività svolta con le nostre aziende agricole per la firma delle convenzioni delle affittanze agrarie sui terreni di proprietà comunale. La convenzione, sottoscritta alla presenza della Coldiretti, prevede che come controprestazione i nostri agricoltori assicurano la manutenzione ordinaria e la riqualificazione di aree pubbliche. Questo intervento – conclude l’ Assessore - ha permesso di mantenere in modo decoroso circa 41.000 mq di terreno a verde, in parte abbandonato. I risultati raggiunti, pur importanti, non ci faranno desistere dal proseguire nella ricerca di altre ‘anime sensibili’, che ci possano aiutare a mantenere alto il profilo di Lentate e recuperare, senza costi per l' amministrazione cittadina, spazi verdi che possono essere restituiti alla collettività. E questo è un altro pezzetto di quella ‘sostenibilità’ e ‘solidarietà’ che sta alla base delle scelte di questa Amministrazione comunale e che ci permette di dirottare le sempre più scarse risorse verso il settore sociale in cui vi è più bisogno”.

Massimiliano Costantin, capogruppo di Lentate Popolare, ha però qualche dubbio: "Dopo il risparmio sullo smaltimento del rifiuto differenziato (è stato solo ridotto il servizio, con grande disappunto per i cittadini) e il risparmio sull’energia elettrica grazie al fotovoltaico (sul blog ho revisionato i conti diffusi dall’Ente, dimostrando senza essere smentito che il conto economico è ben altro rispetto a quanto propagandato), ecco il presunto risparmio di 16 mila euro direttati sui servizi sociali. Premesso che in ottobre Iolanda Negri stimava in 20 mila euro il risparmio da utilizzare per altri servizi rivolti alla nostra comunità, mi piacerebbe avere dagli uffici maggiori indicazioni su questa cifra e la modalità della sua determinazione, nonché informazioni su quale documento contabile è possibile vedere il trasferimento delle risorse in favore dei servizi sociali, nonché i capitoli di allocazione. Inoltre, vorrei comprendere se gli agricoltori pagano il canone di affitto e fanno gli interventi sulle aree verdi o se, al contrario, fanno quest’ultimo intervento in sostituzione del canone".