Limbiate, finita la potatura degli alberi: "Servirebbero 100 mila euro all'anno"

Si è conclusa negli scorsi giorni l'ultima fase delle potature programmate per il periodo ottobre 2014 – aprile 2015, operazione che ha riguardato 264 alberi in totale (all'incirca un decimo del patrimonio comunale complessivo). “Un patrimonio importante - afferma Sandro Archetti, assessore all'Ambiente - ma spesso mal inserito nel contesto urbano a causa di errate scelte del passato, frutto di una evidente improvvisazione progettuale e mancante di una visione di contenime...

Si è conclusa negli scorsi giorni l'ultima fase delle potature programmate per il periodo ottobre 2014 – aprile 2015, operazione che ha riguardato 264 alberi in totale (all'incirca un decimo del patrimonio comunale complessivo). “Un patrimonio importante - afferma Sandro Archetti, assessore all'Ambiente - ma spesso mal inserito nel contesto urbano a causa di errate scelte del passato, frutto di una evidente improvvisazione progettuale e mancante di una visione di contenimento delle spese di manutenzione . Oggi, per mantenere correttamente le alberature comunali, occorrerebbero quasi 500.000 euro da spalmare in cinque anni, così da trattare con la giusta periodicità l’intero patrimonio. Attualmente però, questa è una spesa insostenibile per le casse comunali”. Le disponibilità economiche che l’amministrazione limbiatese è riuscita faticosamente a mettere a bilancio per il 2014, 2015 e 2016 è, infatti, di 30.000 euro all'anno per 3 anni: da qui, la necessità di costruire un percorso di priorità che si è concretizzato nella decisione di dare la priorità assoluta agli alberi presenti nei luoghi più sensibili, ovvero negli asili, nelle scuole, nei parchi cittadini, nei viali alberati. Tra questi interventi, si ricorda la sistemazione delle alberature nel più importante parco cittadino di Limbiate, quello di Villa Mella, dove un'azione massiccia di oltre 50 potature, attesa da molti anni, ha permesso di mettere in sicurezza l'intera area, molto frequentata dai cittadini.