Meda: citofona e chiede 150 euro di elemosina

Gente strana ce n'è davvero a bizzeffe. Ma il tizio che mercoledì sera si è messo a citofonare in città per chiedere l'elemosina è davvero ai primi posti della classifica: non si accontentava di qualche spicciolo, voleva 150 euro. E' accaduto verso l'orario di cena in via Pio XI, nella parte sud della città. Un uomo, ha iniziato a citofonare alle abitazioni per chiedere soldi. "Io a differenza degli altri non rubo - diceva a chi gli dava retta - quindi mi dia 150 euro. Ne ho bisogno". Il fatt...

Gente strana ce n'è davvero a bizzeffe. Ma il tizio che mercoledì sera si è messo a citofonare in città per chiedere l'elemosina è davvero ai primi posti della classifica: non si accontentava di qualche spicciolo, voleva 150 euro. E' accaduto verso l'orario di cena in via Pio XI, nella parte sud della città. Un uomo, ha iniziato a citofonare alle abitazioni per chiedere soldi. "Io a differenza degli altri non rubo - diceva a chi gli dava retta - quindi mi dia 150 euro. Ne ho bisogno". Il fatto che non abbia rubato o truffato nessuno di certo è una buona cosa. Però per citofonare alle abitazioni di gente che non si conosce e chiedere un importo così importante, ci vuole una bella faccia tosta. Qualcuno ha pensato a un ubriaco, altri hanno pensato a un tossicodipendente in crisi di astinenza. Qualcuno, ancora, si è spaventato dopo aver sentito il suono del campanello verso le 22. Una signora, di fronte a questa richiesta insolita, l'ha perfino maltrattato, dando vita a un battibecco che non è sfuggito a tutto il vicinato. E' pur vero che i medesi sono persone generose. Se possono aiutare qualcuno, lo fanno davvero. Crediamo che 150 euro a uno sconosciuto, però, non li abbia dati nessuno. Già buono il fatto che dopo qualche maledizione nessuno abbia deciso di avvisare i Carabinieri.