Meda, il sindaco Caimi: "Inopportuno rinviare l'approvazione del Pgt"

Troppa fretta per il Pgt? Il sindaco
Gianni Caimi è di parere completamente opposto: il documento di sviluppo urbanistico della città era da approvare a tutti i costi in questi giorni. L'eventuale rinvio avrebbe comportanto conseguenze serie. Per fare chiarezza il primo cittadino ha scritto una nota diffusa sul sito Internet ufficiale del Comune. La pubblichiamo integralmente.
La giunta uscente ha avviato l'iter dell'importante strumento di pianificazione con evidente r...

Troppa fretta per il Pgt? Il sindaco

Gianni Caimi è di parere completamente opposto: il documento di sviluppo urbanistico della città era da approvare a tutti i costi in questi giorni. L'eventuale rinvio avrebbe comportanto conseguenze serie. Per fare chiarezza il primo cittadino ha scritto una nota diffusa sul sito Internet ufficiale del Comune. La pubblichiamo integralmente.

La giunta uscente ha avviato l'iter dell'importante strumento di pianificazione con evidente ritardo. L'adozione è avvenuta al Consiglio Comunale del 3/11/11 e successivamente scaduto il termine per le Osservazioni nel gennaio 2012 e l'acquisizione dei Pareri di Provincia e Regione, il Piano non è stato portato in approvazione. Pertanto, appena insediata, questa Amministrazione si è trovata l'incombenza di verificare se il termine per la chiusura del procedimento del 18/06/12 (termine ultimo che comprende anche la proroga per le elezioni) fosse perentorio, quali fossero le conseguenze per la mancata approvazione entro tale termine, quali fossero i margini per conciliare la chiusura dell'iter con l'esigenza nel merito di una differente pianificazione secondo i nostri differenti intendimenti politici. I pareri dei consulenti tecnici/giuridici comunali hanno indicato che la migliore e più sicura procedura per non far incorrere il nostro Comune a conseguenze dannose e al tempo stesso conciliare questa necessità con l'esigenza di riprogettare meglio Meda secondo il nostro programma fosse quella di chiudere l'iter con l'approvazione del PGT entro il termine del 18/06/12 e successivamente, assicurato al nostro Comune lo strumento urbanistico, procedere alla revisione e alla riconsiderazione del PGT. Anche perché gli aspetti fondamentali del Piano come gli Ambiti di trasformazione e le questioni importanti ad esempio delle zone miste con la possibile introduzione del meccanismo perequativo per superare la problematica delle interferenze di funzioni, del centro storico, dell'asse di via Indipendenza, etc. richiedono un ripensamento generale che non può essere risolto in modo frammentario magari accogliendo parti di Osservazioni o variazioni parziali all'interno del PGT in approvazione. Queste modifiche incidono in modo sostanziale sul PGT e necessiterebbero tutti di una preliminare nuova Valutazione Ambientale Strategica e non potrebbero essere effettuate se non ripubblicando il Piano e consentendo all'interessato nuovo termine per osservazione sullo stralcio o modifica (quindi ben oltre il termine perentorio per la chiusura del PGT). Inoltre, così operando potremo attivare nella nuova fase di pianificazione il più ampio confronto non solo con i gruppi consiliari ma con tutti i cittadini al fine di consentire la reale partecipazione dei concittadini alle nuove scelte pianificatorie. Questione per noi particolarmente importante. E potremo godere di margini di tempo consoni all'analisi e alla predisposizione di documenti così rilevanti per il Comune. Alcune conseguenze dannose per il mancato rispetto del termine I termini del procedimento previsti dalla legge regionale n. 12/2005 sono perentori e il mancato rispetto dei termini fissati dai comma stessi comporta l'inefficacia degli atti assunti. Per cui se alla data del 18/06/12 il C.C. di Meda non approvasse il PGT, l'intero iter verrebbe vanificato e gli atti sarebbero inefficaci. Va sottolineato che decaduto il PGT riacquisterebbe vigenza pro-tempore il vecchio PRG che prevede volumetrie molto più alte, ivi compresi i noti PII, senza alcuna salvaguardia pianificatoria. Si consideri peraltro che verrebbero rese vane anche le alte spese sostenute dal Comune per gli incarichi ai professionisti.