Le telecamere della Rai alla scoperta del Cfp "Giuseppe Terragni"

MEDA - Nei giorni scorsi al Centro di formazione professionale "Giuseppe Terragni" di via Tre Venezie sono arrivate le telecamere della Rai. Hanno inserito a pieno titolo la realtà cittadina tra i centri di eccellenza della formazione dei ragazzi e hanno voluto documentare come funziona

La Rai alla scoperta delle scuole di eccellenza in Italia. E così com'è andata al corso di scenografia di teatro all'Accademia Teatro alla Scala di Milano, così come ha scoperto il Conservatorio Santa Cecilia di Roma o il Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha voluto fare tappa in un altro grande centro di altissimo livello: il Centro di formazione professionale "Giuseppe Terragni" di Meda e, nello specifico, il corso di Tecnico del restauro dei beni culturali in legno.

Di certo un motivo di vanto per il territorio, anche se la vicenda è curiosa: abbiamo alle nostre porte un'eccellenza, probabilmente non solo italiana ma addirittura mondiale, tutti gli altri lo sanno e noi quasi la snobbiamo. In Italia succede anche questo.

Fortunatamente ci pensa la Rai a dare il giusto risalto a questo corso inserendolo a pieno titolo nel programma Campus Italia: un programma dedicato alle possibilità di formazione di eccellenza nel nostro Paese e indirizzato, in particolare, a giovani residenti in quegli Stati dove sono particolarmente numerose le comunità di origine italiana.

Nei giorni scorsi, dunque, per due giorni le telecamere hanno documentato quanto avviene nella sede di via Tre Venezie. Quello spazio gestito da Afol dove i ragazzi imparano a dare del tu al legno e a trattarlo con maestria tanto da essere chiamati da tutte le Soprintendenze d'Italia per recuperare parti significative del nostro patrimonio.

Ragazzi meravigliati da tante attenzione, mentre il responsabile Alberto Busnelli ormai ci ha fatto l'abitudine. Non sarà però lui il protagonista di quei filmati. Per testimonianza diretta, possiamo garantirvi che ha affidato i ragazzi all'operatrice della Rai, poi si è messo in disparte: tanti lavori da seguire, tanti contatti da tenere. Capace di dare vita a un'eccellenza, ma anche più gratificato dal suo lavoro che dai riflettori. Anche questo atteggiamento, da uomo di bottega, è un bell'insegnamento.

1 commenti

GIOVANNA :
Molto interessante, fa sperare bene per il futuro dei nostri ragazzi. L'ARTE DEL RESTAURO va salvaguardata come tutte le eccellenze dei lavori mauali. | martedì 05 luglio 2016 12:00 Rispondi