Pedemontana: "Nessun controllo sul terreno, ma il cantiere avanza"

Nessun atto concreto nei confronti di Arpa e Autostrada Pedemontana Lombarda per tutelare i cittadini dal rischio diossina, ma nel frattempo i lavori per la grande arteria viabilistica avanzano. Lo denuncia il coordinamento ambientalista di Insieme in Rete che, a fronte del mancato rispetto dei contenuti di una mozione che impegnava Giunta regionale e Presidente del Consiglio regionale ad attivarsi per una serie di azioni, fa presente che il cantiere è ormai alle porte di Lentate sul Sev...

Nessun atto concreto nei confronti di Arpa e Autostrada Pedemontana Lombarda per tutelare i cittadini dal rischio diossina, ma nel frattempo i lavori per la grande arteria viabilistica avanzano. Lo denuncia il coordinamento ambientalista di Insieme in Rete che, a fronte del mancato rispetto dei contenuti di una mozione che impegnava Giunta regionale e Presidente del Consiglio regionale ad attivarsi per una serie di azioni, fa presente che il cantiere è ormai alle porte di Lentate sul Seveso. La protesta di Insieme in Rete è stata diffusa in questi giorni alla stampa. Pubblichiamo anche noi le critiche e le perplessità rilevate nel documento.

Giunta e Presidente del Consiglio Regionale, da cui Arpa dipende in quanto organo regionale, secondo i dettami della mozione, dovevano impegnarsi a far fare le cose richieste nella mozione, cioè, in particolare, investire la società concessionaria (e Arpa) della caratterizzazione del suolo dove passerà la pedemontana e dell'estensione delle analisi ambientali per la ricerca di TCDD anche Desio.

Su questi due punti, non c'è nulla, così come c'è il buio completo sull'analisi del rischio specifica prima dell'apertura dei cantieri.

Nel documento  della Regione di monitoraggio dei lavori svolti del Pirellone stesso nel 2013, si ribadisce che ulteriori accertamenti, in contradditorio con Arpa verranno fatti a progetto esecutivo approvato. Al momento attuale, né la Giunta né il Presidente Cattaneo hanno chiesto di farli prima dell'elaborazione dell'esecutivo. Insomma, nella sostanza Giunta e presidente del Consiglio, non hanno ancora dato rispondenza alla mozione.

Per questo, il Consigliere Regionale dell'M5S Corbetta,  ha scritto al Presidente della Commissione V Territorio e infrastrutture, una lettera di segnalazione e protesta. Nella lettera, oltre a rimarcare i punti della mancata rispondenza alla mozione, si riprende anche la diffida legale dei gruppi di Insieme in Rete e dei Sindaci di Seveso e Desio.

Ma nel frattempo, la Pedemontana non si ferma. Ci risulta infatti, da informazioni a noi pervenute, che il progetto esecutivo della tratta B1 è pronto ed è stato ufficialmente inoltrato a tutte le amministrazioni interessate. La tratta B1 riguarda i Comuni di Fenegrò, Turate, Cirimido, Lomazzo, Rovellasca, Bregnano, Cermenate, Lazzate, Lentate sul Seveso.

Insieme in Rete per uno sviluppo sostenibile

5 commenti

Gaetano Carro :
LE PROTESTE DI INSIEME IN RETE, SI LIMITANO A DICHIARAZIONI ALLA STAMPA, OPPURE HA FATTO L'ESPOSTO AL SIGNOR PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI MONZA? AL PUNTO IN CUI SI E', RITENGO CHE NON CI SIA ALTRO DA FARE. SE QUALCHE COMITATO AMBIENTALISTA VUOL FAR L'ESPOSTO ED HA BISOGNO DI FIRME PER RAFFORZARSI, DICA SU QUESTO SITO DOVE SI PUO' ANDARE A FIRMARE. RITENGO CHE NON SARO' IL SOLO A FIRMARE L'ESPOSTO AL MAGISTRATO AFFINCHE' CESSI SUBITO PER I CITTADINI L'INCUBO DIOSSINA. I PRESUPPOSTI PERCHE' INTERVENGA IL MAGISTRATO CI SONO, POICHE' AI LATI DELLA SUPERSTRADA C'E' ANCORA TANTA DIOSSINA SOTTOTERRA, CHE ASSOLUTAMENTE NON DEVE ESSERE RIMOSSA. ASSURDO: DOBBIAMO DIFENDERCI DA CHI CI DOVREBBE TUTELARE! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Gaetano Carro :
Riporto la risposta datata 8 aprile 2013 del Prof. Paolo Rabitti, Consulente Tecnico in atti Giudiziari relativi ad inquinamenti ambientali. La mia domanda scaturì dalla lettura del libro: “LA RISPOSTA TECNOLOGICA AGLI INQUINAMENTI CHIMICI” realizzato dall’UFFICIO SPECIALE PER REALIZZARE I PROGRAMMI DELLA LEGGE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 2 DEL 17.1.1977, SERVIZIO DOCUMENTAZIONE SCIENTIFICA VIA SAN CARLO, 4, 20030 SEVESO, a seguito del Convegno tenuto a Milano il 20-21-22 Settembre 1984. Su detto libro sono riportate le MAPPE DI INQUINAMENTO CHIMICO causato dall’ICMESA nel 1976. Alla mia richiesta di sapere quali potessero essere i valori di inquinamento, anche approssimativi, nelle zone mai bonificate, conoscendo i valori degli anni ’80 e calcolandoli oggi in considerazione del fenomeno "EMIVITA", il Prof. Paolo Rabitti ha risposto: ”Buongiorno. Intanto bisognerebbe sapere con certezza qual è la lunghezza del campione su cui è stata effettuata l'analisi, per poter trasformare il dato di mg/mq in concentrazione effettiva (mg/mc). Se consideriamo che il terreno pesa circa 1600 kg/mc e che le provette di campionamento fossero lunghe 7 cm, le concentrazioni sarebbero 500 mg/mq / (1600 kg/mc x o,o7 m)= 4,46 mg/kg. Poi bisogna sapere a quale data effettiva risale il campionamento citato nella pubblicazione del 1984. Poi bisognerebbe applicare l'emivita della TCDD, che cambia a seconda che lo strato di terreno interessato sia in superficie (primi 10 cm) o più profondo. La persistenza di TCDD negli strati superficiali del suolo sarebbe caratterizzata da un’emivita pari a 9-15 anni, mentre l’emivita stimata per gli strati più profondi è di 25-100 anni (HSDB, 1993). Tratto da G Ital Med Lav Erg 2009; 31:4, 325-370 , Pavia 2009 http://gimle.fsm.it/31/4/01.pdf Spero di esserle stato utile Paolo Rabitti”. QUINDI, SE SI TIEN CONTO CHE LE ANILISI DEL 2003 ESEGUITE DALLA FLA DANNO LA DIOSSINA A OLTRE TRENTA CENTIMETRI DI PROFONDITA', SI PUO' DEDURRE CHE IN ZONA “B”, EX ZONA “A”, MAI BONIFICATA, DOVE SI VORREBBERO FARE GLI SVINCOLI AUTOSTRADALI, LA DIOSSINA NON SI E’ NEANCHE DIMEZZATA. BASTA QUEL CHE DICE IL PROF. RABITTI PER CONVINCERSI CHE DI DIOSSINA CE N'E' ANCORA TANTA, SENZA PERDER TEMPO E DANARO PER ULTERIOSI ESAMI, ANCHE PERCHE', VISTO COME VANNO LE COSE IN ITALIA, POTREBBERO "ADDOMESTICARE" GLI ESITI E DIRCI CHE "TUTTO VA BENE MADAMA LA MARCHESA." SE I RESPONSABILI PEDEMONTANA NON CAMBIANO IDEA, SI FACCIA SUBITO L'ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MONZA, CITANDO COME TESTI ANCHE GLI ANALIZZATORI DELLA FLA ED IL PROF. PAOLO RABITTI. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
corrado :
le proteste sono state spedite anche alla procura, con la diffida che hanno firmato anche i sindaci di Seveso e di Desio | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Alberto Colombo :
Sono di Insieme in Rete, sono uno dei firmatari dell'esposto, per nome e conto di Sinistra e Ambiente di Meda. Insieme in Rete non si limita a mere "dichiarazioni alla stampa". Il gruppo di Insieme in Rete è dal 2008 che lavora sul tema delle criticità indotte dall'autostrada Pedemontana, questione Diossina compresa. Lo fa con competenza e con volontà di diffusione delle informazioni (assemblee sul territorio - seveso, Meda, Lentate etc, articoli, iniziative - ricordate l'abbraccio al Bosco delle Querce del 2011 - e flash mob - 2012 e 2013 in occasione del 10 luglio) nonchè rapportandosi con le Istituzioni e cercando in questo modo d'incrinare certezze e modificare intenzioni. Lo abbiamo fatto anche con suggerimenti e osservazioni pure al CIPE (nel 2009) cosa che ha indubbiamente influito sulle prescrizioni poi elaborate (fra cui la 3, sui supllementi d'analisi ambientale). Abbiamo anche lavorato sulla Mozione Regionale con Consiglieri dell'M5S e del PD e stiamo continuamente insistendo perchè venga applicata e non disattesa. La diffida è stata inviata a più soggetti, compresi la Procura di Monza e di Milano. Vedremo come e se gli enti interessati risponderanno per decidere ulteriori passaggi. Insieme in Rete ha sempre ritenuto la Pedemontana un'infrastruttura inutile e dannosa per il territorio e non ha cambiato idea in merito. La nostra azione continuerà, proprio con l'obiettivo di non rimettere in circolo la TCDD. Ma per raggiungere l'obiettivo, bisogna anche essere credibili. Alberto Colombo Per saperne di più sulla Diffida: http://sinistra-e-ambiente-meda.blogspot.it/2014/01/pedemontana-e-diossina-i-gruppi-di.html e per tutto il materiale e le iniziative sulla pedemontana: http://sinistra-e-ambiente-meda.blogspot.com/search/label/Territorio%20Pedemontana | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Gaetano Carro :
EGREGI SIGNORI ALBERTO E CORRADO, RITENGO CHE I PRESENTATORI DI QUEGLI ESPOSTI E DIFFIDE DEBBANO METTERE IN MORA TUTTI GLI ENTI A CUI SONO STATI INVIATI, AMMONENDO CHE SE ENTRO UN ICS GIORNO NON SARA' DATA RISPOSTA PERTINENTE, BLOCCHEREMO LA SUPERSTRADA MILANO MEDA COME FU FATTO QUANDO LA REGIONE LOMBARDIA VOLEVA COSTRUIRE IN SEVESO IL FORNO PER "INCENERIRE", PER MODO DI DIRE, LA DIOSSINA. IO SONO DISPONIBILE A PARTECIPARE AL BLOCCO DELLA SUPERSTRADA SE NON CI SARANNO ADEGUATE RISPOSTE ALLE DIFFIDE ED AGLI ESPOSTI GIA' INOLTRATI. ALLE GIUSTE CAUSE, PER IL BENE DELLA COMUNITA', OGNI CITTADINO DOVREBBE PARTECIPARE... SE SI VUOL VINCERE! BUONA DOMENICA GAETANO CARRO TEL. 0362503139 | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi