Seveso: un accordo a tre per risolvere il problema Aspes

Il Comune rileva da Aspes le quote di partecipazioni di Gelsia Reti e le cede ad Aeb in cambio di denaro contante e controvalore in azioni fino ad arrivare a detenere il 4,26% della holding seregnese. Sarà questa, in estrema sintesi, la soluzione individuata dall'amministrazione comunale per risolvere la grana Aspes e procedere alla sua liquidazione dopo aver sistemato tutti i conti. Lo ha comunicato il sindaco
Paolo Butti nei giorni scorsi ai capigruppo consiliari convocati...

Il Comune rileva da Aspes le quote di partecipazioni di Gelsia Reti e le cede ad Aeb in cambio di denaro contante e controvalore in azioni fino ad arrivare a detenere il 4,26% della holding seregnese. Sarà questa, in estrema sintesi, la soluzione individuata dall'amministrazione comunale per risolvere la grana Aspes e procedere alla sua liquidazione dopo aver sistemato tutti i conti. Lo ha comunicato il sindaco

Paolo Butti nei giorni scorsi ai capigruppo consiliari convocati in municipio in vista della seduta consiliare che si terrà lunedì prossimo 28 luglio nell'aula magna della scuola media di via De Gasperi. Un'operazione piuttosto complessa che, alla fine di una serie di passaggi, dovrebbe permettere al Comune di Seveso di tirare una riga su Aspes e sui suoi conti senza notevoli esborsi. "Vogliamo chiudere tutta la vertenza 'in bonis' - ha spiegato il primo cittadino - e pertanto la quadratura ci dev'essere anche per il liquidatore di Aspes. Credo che questa sia la migliore soluzione per tutti". Di fatto il Comune dovrebbe spendere 6 milioni 200 mila euro a beneficio della municipalizzata: 3 milioni per l'acquisto di azioni di Gelsia Reti oltre a 3 milioni 200 mila dovute per migliorie apportate al cimitero cittadino e per coprire l'esposizione nei confronti della Banca Popolare di Sondrio. Dopodiché il gruppo Aeb rileverà la azioni di Gelsia Reti dal Comune (quelle acquistate da Aspes e quelle rientrate da Sib) per un totale di 3 milioni di euro più un concambio azionario per un equivalente al 4,26% di Aeb stessa. Questi 3 milioni in contati coprono in parte l'acquisto delle azioni al Comune e, per la metà, saranno accantonate dall'amministrazione comunale per il rispetto del Patto di stabilità. "Aspes - ha aggiunto Butti - ha passività (che includono i Tfr dei dipendenti) che un totale di 4,5 milioni di euro. Stiamo cercando di transare sul decreto ingiuntivo e sulle somme dovute per la gestione del cimitero. Dovremmo incassare circa 450 mila euro per la concessione della farmacia comunale più altri 230 mila euro per crediti non riscossi da Aspes relativi alla Tarsu (tassa rifiuti solidi urbani). A nostro beneficio abbiamo sempre l'avanzo di bilancio da poter utilizzare a copertura dei debiti. In più abbiamo buone notizie dagli oneri di urbanizzazione: la nostra aspettativa era quella di incassare 300 mila euro, ne sono arrivati 550 mila perché, con il Prg non più valido e in attesa del Pgt, tecnici e imprese hanno presentato la dia (denuncia di inizio attività) per lavori che forse temevano di non poter più fare in futuro con il nuovo strumento urbanistico). Possiamo utilizzare il 75% degli oneri di urbanizzazione per le nostre spese correnti: so che non è auspicabile, ma stavolta è la scelta migliore". Discorso a parte, invece, per la sorte dei dipendenti: "Ci vuole una copertura - spiega il sindaco - per garantire il rientro di tutti. Noi non l'abbiamo. Rientrano dunque tre operai fino alla fine dell'anno. Abbiamo però inviato alle partecipate la richiesta di mobilità per trasferire parte del personale in esubero. La nostra intenzione, poi, è quella di dare in gestione il cimitero, i parcheggi, le affissioni e la pubblicità a società esterne che si facciano carico del personale che non riusciamo a riassorbire".