Seveso: Butti promette battaglia contro il gioco d'azzardo
“L'abuso del gioco d’azzardo ha prodotto ormai una conclamata emergenza sociale. Ad oggi ben pochi sono gli strumenti di contrasto a disposizione dei Comuni a fronte dei tempi rapidissimi di sviluppo della dipendenza, del disfacimento delle relazioni tra i familiari e le gravi conseguenze sociali ed economiche di gioca. Senza contare il rischio che, dietro alle sale da gioco ormai in diffusione rapidissima in tutta Italia, si celi il denaro della malavita organizzata. Fatevi un giro a Milano ...
“L'abuso del gioco d’azzardo ha prodotto ormai una conclamata emergenza sociale. Ad oggi ben pochi sono gli strumenti di contrasto a disposizione dei Comuni a fronte dei tempi rapidissimi di sviluppo della dipendenza, del disfacimento delle relazioni tra i familiari e le gravi conseguenze sociali ed economiche di gioca. Senza contare il rischio che, dietro alle sale da gioco ormai in diffusione rapidissima in tutta Italia, si celi il denaro della malavita organizzata. Fatevi un giro a Milano per valutare con i vostri occhi”. Così
Paolo Butti, candidato sindaco di PD e lista civica Impegno e/è Servizio, interviene sul tema del gioco d’azzardo, una patologia che coinvolge sempre più persone, di cui un terzo sono giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni. “Quando sarò sindaco – spiega Paolo Butti – mi impegnerò per contrastare questa “malattia legalizzata”: una cosa è spendere qualche moneta per tentare la fortuna di tanto in tanto, un'altra è consumare risparmi che, di questi tempi, andrebbero tenuti stretti e utilizzati per reggere il colpo della crisi. Per cominciare, la nostra Amministrazione aderirà subito al manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo e programmerà iniziative utili a difendere la salute dei cittadini, delle loro famiglie, e la buona tenuta del nostro territorio rispetto alla diffusione delle sale d'azzardo.”. Una tematica sociale, quindi, ma che interessa anche il fenomeno della criminalità organizzata e alla sua “diffusione capillare e silenziosa nella società lombarda.”. A dare manforte all’idea del candidato sindaco di Pd e di Impegno e/è Servizio c’è anche la voce della psicologa
Emanuela Viganò, socia dell’Associazione “Vinciamo il Gioco”, che afferma: “Nel giocatore d’azzardo vi è un'illusione di potere e di controllo, dietro alla quale, però, si cela spesso un tentativo di auto-cura, di compensazione a fronte di una perdita, della depressione, dell’incertezza della vita, di sentimenti di impotenza. Solitamente nasce tutto da una prima vincita che fa scivolare la persona in un vortice sempre più inarrestabile, dove le perdite che si accumulano crescono in modo esponenziale”. In merito a questa tematica, il Comune di Desio rimane il punto di riferimento a cui si guarda. Non a caso,
Roberto Corti, sindaco della città, interviene a sostegno dell’idea di Butti raccontando la propria esperienza: “E’ fondamentale anche prevenire il proliferare delle sale da gioco. A Desio, il consiglio comunale ha adottato un regolamento che vieta l'apertura di sale gioco entro un'area di rispetto di 500 metri da diversi punti sensibili della città come le scuole, le chiese, i centri di aggregazione, etc. Sono state date anche delle limitazioni sugli orari d'apertura ed ovviamente i concessionari dei giochi hanno reagito impugnando gli atti davanti al Tar. Noi stiamo portando avanti tutte le cause perchè siamo sempre più convinti che la tutela della salute dei cittadini passa anche da questo”. Paolo Butti è convinto che per rimediare a questo dramma sociale sia necessario partire dalle scuole e dai più giovani: “Le azioni di prevenzione più efficaci sono quelle rivolte agli studenti: dobbiamo mostrare loro, anche attraverso i concetti matematici delle probabilità, quanto sia difficile vincere, e sgretolare le false illusioni usate dalla pubblicità irresponsabile. La questione non è nel non giocare mai, in assoluto, – conclude il candidato sindaco – ma nell'avere un rapporto consapevole con l'azzardo”.
Paolo Butti, candidato sindaco di PD e lista civica Impegno e/è Servizio, interviene sul tema del gioco d’azzardo, una patologia che coinvolge sempre più persone, di cui un terzo sono giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni. “Quando sarò sindaco – spiega Paolo Butti – mi impegnerò per contrastare questa “malattia legalizzata”: una cosa è spendere qualche moneta per tentare la fortuna di tanto in tanto, un'altra è consumare risparmi che, di questi tempi, andrebbero tenuti stretti e utilizzati per reggere il colpo della crisi. Per cominciare, la nostra Amministrazione aderirà subito al manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo e programmerà iniziative utili a difendere la salute dei cittadini, delle loro famiglie, e la buona tenuta del nostro territorio rispetto alla diffusione delle sale d'azzardo.”. Una tematica sociale, quindi, ma che interessa anche il fenomeno della criminalità organizzata e alla sua “diffusione capillare e silenziosa nella società lombarda.”. A dare manforte all’idea del candidato sindaco di Pd e di Impegno e/è Servizio c’è anche la voce della psicologa
Emanuela Viganò, socia dell’Associazione “Vinciamo il Gioco”, che afferma: “Nel giocatore d’azzardo vi è un'illusione di potere e di controllo, dietro alla quale, però, si cela spesso un tentativo di auto-cura, di compensazione a fronte di una perdita, della depressione, dell’incertezza della vita, di sentimenti di impotenza. Solitamente nasce tutto da una prima vincita che fa scivolare la persona in un vortice sempre più inarrestabile, dove le perdite che si accumulano crescono in modo esponenziale”. In merito a questa tematica, il Comune di Desio rimane il punto di riferimento a cui si guarda. Non a caso,
Roberto Corti, sindaco della città, interviene a sostegno dell’idea di Butti raccontando la propria esperienza: “E’ fondamentale anche prevenire il proliferare delle sale da gioco. A Desio, il consiglio comunale ha adottato un regolamento che vieta l'apertura di sale gioco entro un'area di rispetto di 500 metri da diversi punti sensibili della città come le scuole, le chiese, i centri di aggregazione, etc. Sono state date anche delle limitazioni sugli orari d'apertura ed ovviamente i concessionari dei giochi hanno reagito impugnando gli atti davanti al Tar. Noi stiamo portando avanti tutte le cause perchè siamo sempre più convinti che la tutela della salute dei cittadini passa anche da questo”. Paolo Butti è convinto che per rimediare a questo dramma sociale sia necessario partire dalle scuole e dai più giovani: “Le azioni di prevenzione più efficaci sono quelle rivolte agli studenti: dobbiamo mostrare loro, anche attraverso i concetti matematici delle probabilità, quanto sia difficile vincere, e sgretolare le false illusioni usate dalla pubblicità irresponsabile. La questione non è nel non giocare mai, in assoluto, – conclude il candidato sindaco – ma nell'avere un rapporto consapevole con l'azzardo”.