Seveso: una rotatoria per uscire dalla Milano-Meda

E' uno dei problemi viabilistici tuttora irrisolti della nostra città: quando si percorre la Milano-Meda e si vuole uscire a Seveso, bisogna armarsi di pazienza, qualche volta essere anche un po' temerari, perché lo stop sul corso Isonzo costringe gli automobilisti a lunghi tempi di attesa e comporta sempre il rischio di qualche incidente. Negli anni le amministrazioni comunali le hanno provate tutte: dal piazzare una pattuglia della Polizia locale nei momenti più critici della giornata, al r...

E' uno dei problemi viabilistici tuttora irrisolti della nostra città: quando si percorre la Milano-Meda e si vuole uscire a Seveso, bisogna armarsi di pazienza, qualche volta essere anche un po' temerari, perché lo stop sul corso Isonzo costringe gli automobilisti a lunghi tempi di attesa e comporta sempre il rischio di qualche incidente. Negli anni le amministrazioni comunali le hanno provate tutte: dal piazzare una pattuglia della Polizia locale nei momenti più critici della giornata, al rallentamento del traffico sul corso Isonzo con una piccola 'serpentina'. Per arrivare, infine, alla creazione di una corsia per chi si deve immettere provenendo da Seregno e per chi desidera andare in centro a Seveso uscendo dalla superstrada. Non è servito a granché. Resta comunque uno dei punti più pericolosi della città. Tanto che il sindaco

Paolo Butti ha deciso di affrontare nuovamente il problema individuando un'altra soluzione: una rotatoria. "L'idea - ha spiegato il primo cittadino nel corso di un incontro con la stampa - non è tanto quella di piazzarla all'uscita della Milano-Meda. La nostra intenzione è quella di obbligare tutti gli automobilisti a svoltare a destra per raggiungere la rotatoria e, quindi, fare inversione di marcia qualora l'intenzione dovesse essere quella di raggiungere il centro cittadino". Può funzionare? Chissà. Ci resta il dubbio che la rotatoria sia piccola e che l'inversione non sia agevole per mezzi di una certa lunghezza. Però non siamo addetti ai lavori. Non ci resta che attendere e sperare che il problema in questo modo venga definitivamente risolto.

1 commenti

john :
fate un altro sottopasso...tanto.... | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi