Strutture sanitarie dismesse: i beni mobili vanno alle associazioni

Buone notizie per le associazioni di volontariato, da sempre alle prese con il difficile compito di esercitare al meglio la loro attività facendo i compiti con il portafoglio sempre vuoto: la Commissione Sanità della Regione Lombardia ha deciso di destinare a loro i beni mobili delle strutture sanitarie dismesse

Unanime parere favorevole in Commissione Sanità, presieduta da Fabio Rolfi (Lega Nord), alle linee guida per l’utilizzo del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche. “Con questo provvedimento – ha commentato il Presidente Rolfi - diamo attuazione alla legge regionale, mettendo a disposizione delle associazioni di volontariato che ne abbiano necessità e ne facciano richiesta, il patrimonio mobiliare sociosanitario regionale che viene dismesso”.

Il provvedimento, di cui è relatore Federico Lena (Lega Nord), stabilisce che possono presentare la richiesta per l’utilizzo dei beni sociosanitari dismessi dagli enti pubblici, le organizzazioni e gli enti non governativi riconosciuti a livello nazionale, gli enti ecclesiastici riconosciuti, le organizzazioni del terzo settore iscritte nei registri regionali, la Croce Rossa Italiana e le rappresentanze diplomatiche in Italia e all’estero: un emendamento presentato dal relatore, garantisce priorità nell’assegnazione per le realtà che operano e sono presenti sul territorio lombardo. Possono essere dismessi beni come gli arredi, le apparecchiature biomedicali, i beni informatici, le autovetture e le ambulanze: gli enti titolati alla dismissione sono le Agenzie di Tutela della Salute (ATS), le Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) e le Aziende Ospedaliere, le strutture private accreditate, l’Azienda regionale dell’emergenza urgenza (AREU) e le unità di offerta sociosanitarie, oltre alle Fondazioni e agli IRCSS di diritto pubblico e di diritto privato accreditati.

Con apposito avviso di selezione per l’assegnazione dei propri beni a fini umanitari e non lucrativi, gli Enti definiscono tempi e modalità per la presentazione delle domane e per la conclusione del processo di valutazione delle stesse. Del procedimento di cessione e dell’avvenuta assegnazione deve essere data comunicazione agli uffici competenti della Direzione Generale dell’Assessorato regionale al Welfare. Le informazioni sulla dismissione di beni saranno accessibili e disponibili anche sul sito web di Regione Lombardia, attraverso una piattaforma appositamente dedicata, e direttamente sui siti istituzionali degli Enti. 

Il provvedimento istituisce infine la Commissione di Valutazione Riuso Beni Dismessi, composta da funzionari regionali delle strutture di riferimento delle Direzioni Generali o della Presidenza di Regione Lombardia coinvolte per competenza specifica (Welfare, Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale, Relazioni internazionali), che dovrà definire il percorso e la modulistica per la richiesta dei beni e che avrà compiti di istruttoria e verifica autorizzativa sulla destinazione dei beni, nonché di monitoraggio e di controllo sull’utilizzo del bene dismesso.


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