Briantea84: a Roma è scontro tra titani

SEVESO - I biancoblù, dopo le prime prove convincenti, scendono in campo a Roma contro il Santa Lucia campione in carica. Un assaggio di quella che sarà la finale scudetto contro la storica rivale

Sabato 14 novembre è il D-Day. Riflettori puntati sui legni della Fondazione Santa Lucia, arena della sfida regina del campionato di Serie A (palla a due alle 16): Santa Lucia Roma-UnipolSai Briantea84. Le presentazioni non servono: il match dei match, l?appuntamento più atteso del basket in carrozzina italiano di massima serie. Roma e Cantù, le protagoniste indiscusse delle ultime tre stagioni, due delle quali (2012-13 e 2013-14) hanno segnato l?ascesa della UnipolSai tra i top team a livello europeo. Due titoli italiani, Coppa Italia, Coppa Vergauwen e Supercoppa Italiana, sempre con Roma lanciata all?inseguimento. Fino alla ribalta capitolina della scorsa annata, con il triplete nel segno dei gialloblu (Supercoppa, Coppa Italia e Scudetto).
I pronostici giocano a favore dei padroni di casa: la corazzata guidata da coach Carlo di Giusto, rimasta invariata a livello di roster rispetto alla stagione scorsa, aspetta la UnipolSai con un tricolore cucito sul petto, strappato ai canturini lo scorso 16 maggio a Cantù. Un verdetto prepotente, quel 72-52 urlato a gran voce di fronte ai 3900 spettatori accorsi al Pianella per la sfida finale, e che oggi - a distanza di 6 mesi - chiede la sua vendetta. Il capitolo Salsomaggiore non fa testo: se nel quadrangolare di pre-season (10-11 ottobre) è stata infatti la UnipolSai ad avere la meglio sui Campioni d?Italia (60-73), le assenze romane di Stefano Rossetti ? che insieme a Matteo Cavagnini, Adolfo Berdun e Sofyane Mehiaoui rappresenta la spina dorsale del team capitolino ? e Giulio Papi valgono come riserva sulla bontà del risultato.
?Siamo in fase di trasformazione - ha commentato il Presidente di Briantea84 Alfredo Marson - dobbiamo ancora trovare il nostro assetto definitivo. In ogni caso questa non può e non deve essere una giustificazione: voglio impegno, testa e cuore. Niente scuse. In campo deve scendere una squadra unita e compatta, pronta a dare tutto. Conosciamo Roma, ogni partita è una battaglia: io credo nel potenziale della mia squadra, sabato vorrei vedere in campo dei leoni. E non parlo solo in vista del risultato sul campo, ma di atteggiamento. Dal coach alla panchina, tutti devono dimostrarmi di essere una squadra. Questo messaggio vorrei che arrivasse forte e chiaro a tutti?.
Per la UnipolSai la sfida capitolina rappresenta la svolta. La stagione 2014-15 dei canturini ha avuto la sua bestia nera: Roma. È tempo di voltare pagina: reduce da tre centri consecutivi, così come il Santa Lucia e Giulianova, la squadra brianzola si gioca già alla quarta di campionato la vetta della classifica. Un antipasto in vista del primo trofeo stagionale, ovvero la Supercoppa in palio il 5 dicembre a Torino.
PRECEDENTI:
Il 19 ottobre 2014 è la Supercoppa italiana a dare il via alla scia nera. Cantù lascia il trofeo sul ferro, alla sirena, strappato dalla tripla del vantaggio di Adolfo Berdun (72-71). Un déjà-vu, una replica di gara 1 di finale scudetto 2014, quando Santorelli decise il match con un?invenzione sulla sirena. Stessa storia, scambio di ruoli: la Supercoppa lascia Cantù (vincitrice dell?edizione 2013) e torna a Roma. Capitolo due: Coppa Italia 2015, ancora una débâcle. Come l?anno prima, è il Santa Lucia a sollevare il trofeo, il numero 12 nel suo palmares. Senza pietà, come l?82-61 che le consegna il titolo.
Dall?Italia all?Europa la storia non cambia, anche la gara d?esordio in Champions Cup diventa una questione romana, chiusa sulla sirena per 56-57 da un miracolo di Ahmed Raourahi. L?incubo inizia a diventare realtà. La conferma arriva nella serie Scudetto: la UnipolSai non riesce a invertire la rotta, il quarto scontro con i capitolini si chiude ancora con una sconfitta (66-51). Capitan Cavagnini e compagni dimostrano di voler riscrivere la storia degli ultimi due anni. E così sarà: gara 2 - la notte magica del basket in carrozzina, con il record europeo siglato al Pianella ? sigla il ko definitivo. Scudetto a Roma, bye-bye Cantù.