Alla scuola media Verri una bandiera dell'Europa farlocca: l'ironia di Biassono Civica

BIASSONO - L'avete mai guardata la bandiera dell'Unione Europea issata sulla facciata della scuola media "Pietro Verri" di via Locatelli? L'ha fatto anche Biassono Civica scoprendo che non è quella corretta. Forse un'imitazione, però con tre stelle di troppo

Sarà che con le bandiere attualmente in uso la Lega Nord non ha un grande rapporto: un po' allergica al tricolore, non vede di buon grado nemmeno quella europea visto che sogna una "Brexit italiana". Però quando accade alla scuola media Verri di Biassono ha davvero del clamoroso: la bandiera dell'Unione Europea esposta al pubblico è farlocca. Una bandiera "sbagliata" che ha preso il posto di quella ufficiale. A rivelarlo è Biassono Civica, aggiungendo un po' di ironia sull'incredibile errore.

"Al posto delle 12 stelle dorate disposte in cerchio su campo blu - spiegano dalla lista civica - quella che è stata issata sull’edificio di via Locatelli di stelle ne ha ben 15".

E nel gruppo di Biassono Civica si sono anche divertiti nel ricercare le possibili cause:

1 - Meglio abbondare che scarseggiare, proverbio che arriva da molto lontano (Melius est abundare quam deficere) e che va bene un po’ per tutte le occasioni.

2 - Per volere di Matteo Salvini alla bandiera d’Europa hanno aggiunto 3 nuove stelle per simboleggiare le nuove realtà territoriali: la Padania, l’Etruria e il Meridione. Perché il capo ha detto: o le 3 stelle sulla bandiera oppure devono inserire nello statuto dell’Unione Europea l’obbligo di mangiare la polenta taragna almeno una volta al mese durante la stagione invernale. Per motivi d’intolleranza (alimentare, non d’altro), a Bruxelles si è preferito mettere mano alla bandiera.

3 - La Negroni ha deciso di sponsorizzare la scuola media ma in cambio ha chiesto di veder sventolare la bandiera con la Stella Negroni di fianco alle altre. Dal momento che non era possibile, hanno inserito più stelle possibili dove già ce ne erano 12. Controvoglia, la Negroni ha accettato il compromesso e così la sponsorizzazione è salva.

4 - Il sindaco, Stellina, dopo tutte le spese affrontate nei tribunali contro i “suoi” dipendenti, per non pesare ulteriormente sul bilancio comunale, si è rivolto ai “cinesi” per tirare sul prezzo delle bandiere. Tanto, ha pensato, alla Lega dell’Europa non interessa niente.

5 - E’ tutto uno scherzo e hanno voluto vedere in quanto tempo i biassonesi si sarebbero accorti del “tarocco”.

6 - Vogliono tenere impegnata l’opposizione con la bandiera “taroccata”, cosi i nostri amministratori possono fare gli affari loro: far passare il Masterplan che cementifica l’ultima area verde rimasta in paese, convocare il consiglio comunale senza rispettare i regolamenti, non concedere la parola in consiglio ad un consigliere comunale, e altre cose così.


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