Il Comune trova tre appartamenti per i migranti, la Lega Nord insorge: "Vergognoso, ci sono italiani in difficoltà"

DESIO - Tre appartamenti in via Prati, angolo via Partigiani d'Italia, messi a disposizione dei migranti attraverso la cooperativa sociale Comunità Brianza che si è aggiudicata il bando. La scelta della Giunta Corti, però, fa insorgere la Lega Nord, che chiede di tutelare prima di tutto le tante famiglie desiane che in questo momento sono in difficoltà.

Tre appartamenti da cedere a titolo gratuito per otto anni alla cooperativa sociale Comunità Brianza per l'accoglienza di migranti sul territorio di Desio. Sono quelli di proprietà del Comune situati in via Prati, angolo via Partigiani d'Italia, che il sindaco Roberto Corti e la Giunta hanno deciso di mettere a disposizione.

Il 29 dicembre la Giunta aveva stabilito di destinare tre appartamenti della palazzina, attualmente inutilizzata, a favore di soggetti privati che non perseguono finalità di lucro. Tra gli utilizzi possibili era prevista l'inclusione sociale di persone a rischio di esclusione, con priorità verso cittadini migranti e adulti in stato di indigenza. La modalità individuata era quella di concedere gli appartamenti a titolo gratuito per un periodo sufficiente a garantire l'ammortamento delle spese da sostenere per l'adeguamento o restauro e manutenzione degli immobili.

Il Comune ha poi manifestato interesse per il cosiddetto bando Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) finalizzato all'accoglienza di 10 mila persone sul territorio nazionale. Prevede che possono presentare domanda anche gli enti locali con il supporto di uno o più enti attuatori. E Desio si è fatto avanti come capofila raccogliendo anche l'adesione, in qualità di partner, di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Limbiate, Muggiò e Nova Milanese.

Settimana scorsa, il 9 febbraio, l'ultimo passo con il passaggio in Giunta della delibera per l'approvazione dell'esito pubblico relativo all'assegnazione della palazzina. Andrà alla cooperativa sociale Comunità Brianza, l'unica che ha presentato l'offerta. In funzione del progetto presentato e degli investimenti a cui dovrà far fronte per la ristrutturazione e l'arredamento degli appartamenti, la Giunta ha deciso di concedere i tre appartamenti per otto anni.

Come si legge sul sito ufficiale sello Sprar, "tutti i progetti territoriali del Sistema di protezione, all'interno delle misure di accoglienza integrata, oltre a fornire vitto e alloggio, provvedono alla realizzazione di attività di accompagnamento sociale, finalizzate alla conoscenza del territorio e all'effettivo accesso ai servizi locali, fra i quali l'assistenza socio-sanitaria. Sono inoltre previste attività per facilitare l'apprendimento dell'italiano e l'istruzione degli adulti, l'iscrizione a scuola dei minori in età dell'obbligo scolastico, nonché ulteriori interventi di informazione legale sulla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale e sui diritti e doveri dei beneficiari in relazione al loro status. Con l'obiettivo di accompagnare ogni singola persona accolta lungo un percorso di (ri)conquista della propria autonomia, i progetti territoriali dello Sprar completano l'accoglienza integrata con servizi volti all'inserimento socio-economico delle persone. Sono sviluppati, in particolare, percorsi formativi e di riqualificazione professionale per promuovere l'inserimento lavorativo, così come sono approntate misure per l'accesso alla casa".

La Lega Nord, però, contesta la scelta dell'amministrazione e insorge: "Nei documenti pubblicati all'Albo pretorio - spiega Andrea Villa, consigliere comunale e provinciale - c'è qualcosa che non torna. La cooperativa potrà tenerli fino a quando sarà riuscita a recuperare le spese sostenute per la loro ristrutturazione. Però si dice anche che questa concessione durerà otto anni. Ma a quanto ammontano le spese di questa ristrutturazione? Vogliamo vederci chiaro, ci sono in ballo grandi cifre ed abbiamo visto che in alcuni casi, fortunatamente non in Brianza, qualcuno non si è comportato in maniera trasparente e corretta. Non ci prendano in giro con la solita storia del guadagno per il Comune: è vero che la cooperativa ristrutturerà gli appartamenti, e vogliamo capire come, ma è anche vero che dopo otto anni, saranno da ristrutturare nuovamente. Quindi, di vantaggi per il Comune non ce ne sono. Anzi, nella delibera si legge che oltre agli appartamenti, il comune metterà anche a disposizione il proprio personale. Personale che sarà tolto ad altre mansioni o che verrà assunto ad hoc? E comunque sarà sempre pagato. Poco importa che i soldi arrivino direttamente dalle casse comunali o da quelle del ministero: sempre di soldi nostri si tratta, visto che la Lombradia - e quindi anche Desio -, è la regione che più di tutte versa a Roma. Ma quando si tratta di trovare appartamenti, soldi o spazi per i desiani si fa sempre fatica. Con un'amministrazione comunale targata Lega Nord mai si sarebbe scelto di destinare tre appartamenti comunali all'accoglienza profughi. Sarebbero stati messi a disposizione dei desiani in difficoltà o di associazioni di volontariato che aiutano le persone bisognose. E anche a Desio, purtroppo, di persone che hanno seri problemi ne abbiamo parecchie".

Più diretto l'onorevole Paolo Grimoldi: "E’ vergognoso che la Giunta di centrosinistra di Desio, in chiusura di legislatura abbia deciso, di fatto, di regalare tre appartamenti ad un consorzio che li utilizzerà per ospitare dai 12 ai 15 profughi, aderendo al bando Sprar emesso dal ministero dell’Interno per collocare circa 10 mila richiedenti asilo sul territorio nazionale. E’ vergognoso che in una realtà come Desio, con tante famiglie in stato di difficoltà economica e abitativa, la Giunta rossa dia la preferenza ai richiedenti asilo, il 90% dei quali, statistiche alla mano, risulterà poi non avere i requisiti per ottenere lo status di rifugiato e dovrà essere espulso. Una vergogna che i cittadini, tra qualche mese, potranno giudicare con il loro voto".

A proposito di voto: lo Sprar chiede di organizzare iniziative a livello cittadino, per informare i cittadini e sensibilizzarli sulla realtà del diritto di asilo e sulla condizione di richiedenti e titolari di protezione internazionale. La data individuata è quella del 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato. Con ogni probabilità significa tra il primo turno e il ballottaggio, in pieno periodo elettorale. Rispolverare la storia degli appartamenti comunali messi a disposizione dei migranti, potrebbe spostare più di qualche voto.