La senatrice Ricchiuti risolve il problema: l'Asl potrà trasferirsi nell'ex tribunale

DESIO - Un emendamento presentato dalla senatrice Lucrezia Ricchiuti ha risolto la questione dell'ex tribunale. L'immobile, pur essendo a disposizione del Comune, era vincolato a uso giustizia e il Ministero avrebbe potuto riottenerlo in qualsiasi momento. Situazione che impediva all'Asl di traslocare e fare investimenti sulla sede.

Il problema di Desio è stato risolto a Roma. Grazie  a un emendamento alla Legge di Stabilità presentato dalla senatrice desiana Lucrezia Ricchiuti (Pd) è stato rimosso il vincolo di destinazione che gravava sull'ex tribunale. Ora la sede di via Galli potrà trasferirsi finalmente l'Asl così come già concordato da tempo con il Comune. 

L'intenzione dell'amministrazione comunale è sempre stata quella di favorire il trasferimento degli uffici dell’Asl, dall’attuale sede di via Ugo Foscolo all’edificio dell'ex Tribunale. Ad impedirlo, finora, una spinosa questione burocratica: infatti, l'immobile, pur essendo a disposizione del Comune di Desio, era vincolato a uso giustizia in quanto realizzato con fondi della Cassa Depositi e Prestiti e, pertanto, il Ministero avrebbe potuto riottenerlo in qualsiasi momento. 

Con questo vincolo nessun interlocutore, tantomeno l’Asl, poteva immaginare di avviare degli investimenti. Adesso, la questione è finalmente stata risolta.

 “Possiamo dare attuazione alla convenzione con l’Asl”, afferma con soddisfazione il sindaco Roberto Corti, facendo riferimento all’accordo sottoscritto nell’ottobre 2013 tra il Comune e l’Asl di Monza e Brianza, accordo finora subordinato al rilascio dell’immobile con piena libertà di utilizzo per il Comune di Desio da parte del Ministero della Giustizia.

Lieto fine, dunque, per una vicenda che stava dando non pochi grattacapi al Comune, da una parte, e all’Asl, dall’altra, da quando nel settembre 2011 erano state cancellate le sedi distaccate dei tribunali e dei giudici di pace, generando in molti casi il problema del riutilizzo delle sedi lasciate vuote.

“Oggi, diciamo definitivamente addio al vincolo che gravava su questi immobili destinati alla Giustizia - affermano il sindaco e la senatrice - per effetto di una legge risalente al 1981”.