Villa: "Con lo Sblocca Italia in città arrivano rifiuti dalle altre regioni"

DESIO - Andrea Villa, consigliere comunale e provinciale della Lega Nord, lancia l'allarme: con l'articolo 35 dello Sblocca Italia deciso dal Governo, i rifiuti provenienti dal resto della penisola potrebbero confluire al forno inceneritore di Desio. In barba a chi si impegna per migliorare la raccolta differenziata.

"A Desio la raccolta differenziata è quasi arrivata al 60% grazie all'impegno dei cittadini desiani che si adoperano a separare i propri rifiuti per vivere in un ambiente più sano e sostenibile. In altre zone d'Italia, dove le amministrazioni ed i cittadini sono meno virtuosi e lungimiranti, questa pratica non è diffusa e sistematicamente ci sono emergenze per lo smaltimento dei rifiuti. Il Governo ha pensato bene di risolvere questo problema obbligando gli inceneritori che hanno disponibilità a bruciare i rifiuti che provengono fuori dalla propria regione. Tra questi impianti potrebbe esserci anche quello di Desio, insieme ad altri in Lombardia". L'allarme è lanciato da Andrea Villa, consigliere comunale e provinciale della Lega Nord.

Non è il solo, comunque, a manifestare le sue perplessità per sensibilizzare i cittadini. Il gruppo regionale lombardo del Carroccio, nei giorni scorsi, ha presentato la richiesta di referendum per l’abrogazione dell’articolo 35 dello Sblocca Italia, in materia di smaltimento dei rifiuti.

"Non vogliamo - spiega Villa - che la Lombardia e la nostra città diventino la pattumiera d'Italia e non vogliamo che la ricompensa per chi come noi è virtuoso nella gestione dello smaltimento dei rifiuti, cercando di produrne di meno, sia penalizzato con l'obbligo di ricevere quelli di chi è stato meno lungimirante. Un maggiore utilizzo del forno significa una maggior quantità di fumi immessi nell'aria che respireremo noi a discapito della nostra salute. Proprio in queste settimane nella nostra città è in corso un dibattito per capire quali siano gli impatti dei fumi emessi dall'inceneritore. Davanti a questa ennesima imposizione centralista non possono che farsi sentire le nostre rivendicazioni autonomiste ed indipendentiste".

La proposta di referendum abrogativo dell’articolo 35, ai sensi della Costituzione, prevede la possibilità di indire la consultazione popolare previa richiesta di 5 Consigli regionali. La proposta arriverà all’attenzione del consiglio regionale e nel contempo saranno presi contatti con le altre Regioni, sulla scorta di quanto accaduto per la norma relativa alle trivellazioni. "L'obiettivo - conclude Villa - è quello di trovare interlocutori interessati a non farsi mettere i piedi in testa dal Governo e assolutamente intenzionati a non far pagare al proprio territorio i disastri di altre Regioni".