Meda, l'Unitre è nata: ora cerca la sede

Un parto un po’ travagliato, ma alla fine è nata: la città di Meda ha ora l’Unitre, l’università della terza età. La nuova realtà cittadina, che avrà un importante ruolo sia dal punto di vista culturale sia dal punto di vista sociale (si pensi agli anziani che troveranno stimoli per uscire di casa e per continuare ad allenare la mente), è stata ufficializzata sabato mattina nella sala consiliare. Presenti i venti soci fondatori, con in testa il presidente
Adalberto Notarpietro

Un parto un po’ travagliato, ma alla fine è nata: la città di Meda ha ora l’Unitre, l’università della terza età. La nuova realtà cittadina, che avrà un importante ruolo sia dal punto di vista culturale sia dal punto di vista sociale (si pensi agli anziani che troveranno stimoli per uscire di casa e per continuare ad allenare la mente), è stata ufficializzata sabato mattina nella sala consiliare. Presenti i venti soci fondatori, con in testa il presidente

Adalberto Notarpietro, e

Irma Maria Re che è presidente nazionale di Unitre. Dopo queste formalità burocratiche e la definizione dei ruoli all’interno dell’associazione, l’attività non tarderà a iniziare: i primi corsi sono previsti già a partire dal mese di settembre. E stando alle prime voci dovrebbero essere numerosi oltre che di livello, spaziando un po’ in tutti i settori. Unico dubbio, in attesa delle elezioni di maggio, resta quello della sede. L’attuale amministrazione comunale non è infatti intenzionata a cedere all’associazione uno spazio esclusivo all’interno della Medateca, così come richiesto dallo stesso Notarpietro alla fine del mese di marzo (nella lettera si chiedeva anche un contributo economico di 10 mila euro): va bene la localizzazione, ma da condividere con le altre realtà del territorio. In attesa dell’inizio delle lezioni, l’insediamento della nuova amministrazione permetterà di definire anche la questione degli spazi.