Regione Lombardia: in commissione passa il progetto di legge contro il cyberbullismo

La Commissione Cultura, con votazione unanime, ha detto sì al progetto di legge: ora la parola finale, nella seduta del 24 gennaio, setta al Consiglio regionale. Si va verso l'approvazione di una legge contro il bullismo e il cyberbullismo che impegna la Regione a stanziare 300 mila euro per il 2017

Un progetto di legge per contrastare bullismo e cyberbullismo. Lo ha approvato giovedì all’unanimità la Commissione Cultura. Relatori del provvedimento Fabio Pizzul (PD) e Jari Colla (Lega Nord), che hanno presentato il testo definitivo concordato in Commissione alla luce di una serie di audizioni e dopo il recepimento di diversi emendamenti. Il disegno di legge affronta l’emergenza a tutto campo: bullismo telematico, realizzazione e diffusione online di video e immagini, molestie all’interno di chat-room, blog o forum, web-reputation, bullismo a sfondo sessuale.

 La Commissione, presieduta dalla Consigliere Segretario Laura Barzaghi (PD), ha approvato il testo all’unanimità.

Secondo l’indagine svolta dal gruppo di lavoro "Semi di melo" in collaborazione con l’Università Bicocca, in Lombardia sarebbero 71 mila i ragazzi d’età compresa tra i 15 e i 24 anni ad aver avuto esperienza diretta di episodi di cyberbullismo, mentre oltre 230 mila conoscono amici che hanno avuto questi problemi.

La proposta di legge mira alla prevenzione, attraverso un largo raggio di interventi in ambito scolastico, e nei luoghi di aggregazione giovanile, con il coinvolgimento diretto delle famiglie. Sono previste campagne di sensibilizzazione e di informazione, promozione di iniziative culturali sui temi di legalità e del rispetto reciproco. La proposta di legge costruisce e finanzia percorsi di assistenza alle vittime attraverso psicologi ed esperti e con il supporto associazioni e istituzioni attive sul territorio.

La Consulta. La proposta di legge è composta da 7 articoli e istituisce  presso la Giunta regionale la Consulta sul bullismo e cyberbullismo, allo scopo di raccogliere informazioni e iniziative per individuare percorsi e di valorizzare le diverse iniziative esistenti, promuovendo forme di collaborazione e di azione comune per giungere a creare una rete di sostegno agli adolescenti più fragili e di contenimento di coloro che mettono in atto comportamenti che possano configurarsi come prevaricatori e violenti nei confronti dei coetanei. La Giunta regionale trasmette al Consiglio annualmente una relazione con i risultati conseguiti nel prevenire e contrastare il fenomeno. Per il 2017 vengono stanziati 300 mila euro.

I dati. Secondo l'ultimo rapporto dell'Istat, tra i ragazzi che usano cellulare e Internet il 5,9% ha denunciato di avere subito ripetutamente atti vessatori tramite sms, mail, chat o social network. Il 7,1% delle vittime sono ragazze contro il 4,6% dei maschi. E ancora: il recente studio effettuato su un campione di adolescenti lombardi e realizzato dal gruppo di lavoro 'Semi di melo', in collaborazione con l'Università Bicocca e con il sostegno di Regione Lombardia, rivela che il 20,5% degli intervistati dichiara di non trovare alcuna differenza nelle relazioni via web o personali; il 42% dei minorenni e il 43% dei maggiorenni hanno incontrato dal vivo persone conosciute online, il 18% è incappato nella diffusione di proprie immagini imbarazzanti e il 45% conosce coppie di coetanei che si scambiano immagini provocanti/osè.

Il progetto di legge passa ora al vaglio definitivo del Consiglio regionale: la seduta è convocata per il prossimo 24 gennaio.


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