Seveso, il sindaco si dimette e se ne va. Forse.

Ora è ufficiale:
Massimo Donati, sindaco di Seveso, si è dimesso. La notizia che era nell’aria già da un po’ di giorni è stata ufficializzata ieri sera, lunedì 21, nel corso di una seduta di Consiglio comunale un po' atipica. Lo spettro del commissario prefettizio, tuttavia, non è ancora alle porte di Seveso: com'è stato spiegato ieri in aula, le dimissioni del primo cittadino diventano esecutive dopo venti giorni. In queste tre settimane, pertanto, spazio al dialogo e alle ...

Ora è ufficiale:

Massimo Donati, sindaco di Seveso, si è dimesso. La notizia che era nell’aria già da un po’ di giorni è stata ufficializzata ieri sera, lunedì 21, nel corso di una seduta di Consiglio comunale un po' atipica. Lo spettro del commissario prefettizio, tuttavia, non è ancora alle porte di Seveso: com'è stato spiegato ieri in aula, le dimissioni del primo cittadino diventano esecutive dopo venti giorni. In queste tre settimane, pertanto, spazio al dialogo e alle trattative così come richiesto dallo stesso Donati per verificare se è possibile formare una nuova maggioranza disposta a condividere alcuni punti ben precisi fino alla fine del mandato. La seduta si è aperta con la surroga di

Alice Zaniboni (Lega Nord), consigliere dimissionario. Voto avvenuto grazie ai voti di parte del Pdl e

Marzio Marzorati, con i rappresentanti leghisti presenti in aula ma semplicemente seduti tra il pubblico per assistere alla seduta. Il nuovo consigliere,

Eva Pozzi, a sua volta per coerenza pur essendo presente non ha partecipato ai lavori. Il sindaco, dando comunicazione dell'avvenuta dimissione degli assessori leghisti (Allievi, Belotti e Galli) avvenuta il 2 maggio, ha rilevato che non esiste più una maggioranza di governo cittadino e, a sua volta, ha consegnato al segretario comunale la sua lettera di dimissioni. Questa è stata letta poi dal Presidente del Consiglio comunale,

Massimo Vaccarino: uno scritto di un paio di pagine con cui il sindaco si dice pronto a farsi da parte ma invita tutti i consiglieri a riflettere sul bene della città. L'invito, insomma, visti alcuni temi importanti che devono caratterizzare l'immediato futuro (vedi per esempio Pedemontana) è quello di verificare se si può costituire una nuova maggioranza pronta a sostenere e condividere un programma da definire insieme. Uscito lui dall'aula, se ne sono andati anche i consiglieri del Pdl facendo mancare il numero legale. Il prossimo appuntamento, per proseguire l'ordine del giorno, sarebbe domani, mercoledì 23: ma il sindaco ha già annunciato che stamattina protocollerà la richiesta di ritirare i punti in discussione per dare prima spazio al dialogo con le varie forze politiche. Ora la palla torna in mano ai partiti: a loro la scelta di continuare l'avventura amministrativa fino al 2013 o di chiamare il commissario prefettizio per un anno di attività ordinaria.