Briantea84: espugnata Roma, lo scudetto torna in Brianza!

SEVESO - Una partita accorta, magistrale, disputata con abnegazione e lucidità permette alla Briantea84 di conquistare lo scudetto sul difficilissimo campo del Santa Lucia Roma. Palazzetto che è rimasto inviolato per tutta la stagione: ed è un dato che dà la dimensione dell'impresa compiuta dai biancoblù

Il titolo italiano 2016 sul petto della UnipolSai. A Roma finisce 59-57 contro il Santa Lucia. Dopo quaranta minuti di dominazione, in una gara3 che ha fatto sognare gli spettatori che in diretta la seguivano su Rai Sport, i leoni bianbcoblù sono riusciti a riportare a Cantù lo scudetto, il quinto nella storia del club di Alfredo Marson (1991, 1992, 2013, 2014). Un tricolore che arriva al termine di una stagione di grande sacrificio, con la necessità di ricostruire i pezzi e tenere uniti gli uomini dopo un’annata – un 2015 nero –  avarissimo di soddisfazioni. Con la pazienza di stare insieme e fare squadra, unico requisito per poter diventare Campioni d’Italia. Ciliegina sulla torta, il titolo di MVP a Gaz Choudhry che saluta il club canturino con un regalo: 68 punti nella triade dello scudetto e una prestazione che ha molto inciso sul destino di questa saga.

“Sono emozioni indescrivibili, non ci sono parole, dire che sono felice è riduttivo – si scioglie così un Alfredo Marson che come sempre ha sofferto vicino ai suoi giocatori -, abbiamo passato una stagione di grande prova per tutti, non era facile ripartire con tutto quello che comporta cambiare guida tecnica e trovare un equilibrio, dopo una stagione che ci ha visto lasciare a Roma tutto quello che avevamo conquistato. Abbiamo affrontato alti e bassi, momenti straordinari e altri in cui tutti hanno dovuto fare uno sforzo in più. Oggi possiamo dire che certi sacrifici pagano sempre, a tutti i livelli: dai giocatori a salire, senza dimenticare lo staff di amici e professionisti che ci consente di essere la squadra che siamo. Le cose facili non sono quelle che portano alla vittoria. Adesso godiamoci questo momento, qualche giorno prima di tornare con la testa alla nuova stagione”. 

“Oggi abbiamo giocato una grande partita – ha ammesso Bergna, per la prima volta con un tricolore sul petto come primo allenatore della squadra di Cantù, dopo quello da vice nel lontano 1991 -, avevo chiesto ai miei uomini di giocare col cuore e avere pazienza. È uscito il carattere, la voglia di vincere. Un grande plauso alla squadra, alla società e a chi lavora dietro per permettere a tutti di essere così competitivi. La forza di Roma è la difesa, oltre a un grandissimo Berdun che in tre gare ha dimostrato cosa è capace di fare. Abbiamo scelto di far tirare da fuori sia lui che Mehiaouoi. Abbiamo dato tutto, questa scelta ha pagato. Adesso una visita dal cardiologo e un paio di giorni di riposo, ma prima festeggiamo questo titolo”.

L’ottava palla a due di questa stagione tra Ian Sagar e Matteo Cavagnini viene spizzicata dal capitano capitolino, ma la prima del Santa Lucia azione non va a buon fine. Il primo canestro della UnipolSai porta la firma dell’inglese in maglia numero 12, il capitano per il 2-0 che dà il via alle marcature. Ci vuole un fallo di Carossino per mandare in lunetta Cavagnini e consegnare a Roma la prima retina (1-2). Choudhry dalla linea di carità capitalizza il fallo di Cavagnini (4-1). Il Santa Lucia viene completamente imbrigliato in difesa, Cavagnini sempre raddoppiato, mentre i biancoblù trovano la via del 6-1. Fuori Rossetti per Berdun: l’italoargentino trova subito un rocambolesco canestro dopo un tiro forzato, ma Sagar punisce di nuovo (8-3). I romani si tengono appesi al braccio di Berdun, ma la UnipolSai continua a difender le cinque lunghezze di vantaggio (7-12). Dopo un incrocio di lunghi in area, Carossino subisce fallo e fa il libero del 13-7, poi a 7’’ dalla prima sirena l’inglese numero 44 rafforza il vantaggio (2/2) chiudendo il quarto sul 15-7.

Carlo Di Giusto cambia gli attori in campo: fuori Cavagnini per Giulio Papi e Giulio Sanna cede il posto a Marco Stupenengo, che al Pianella aveva fatto parecchio tremare gli animi. Berdun al momento continua a essere l’unica bocca di fuoco per il Santa Lucia (10 punti in 9’), ma Choudhry non ha intenzione di lasciare incompiuto il lavoro iniziato in Gara2. Ruiz trova per due volte Sagar in area, ma il capitano realizza 1 su 2 (14-21). Ci pensa Santorelli, su invito di Choudhry a fare il massimo vantaggio finora (14-23). A 4’ dall’intervallo lungo fanno il loro ingresso i due fuoriclasse Brian Bell e Abdi Jama: per lo statunitense c’è il canestro del 27-19, ma a 1’23’’ Sofyane Mehiaoui fa tremare i muri della Fondazione con la prima tripla del match (21-29), poi allo scadere la bomba di Berdun (24-29). Dopo 20’ di gioco, il Santa Lucia pur tirando con un misero 36% si mantiene in corsa, compensando con i tiri dalla lunga e con una solida presenza a rimbalzo (14 totali, contro i 17 della UnipolSai), mentre i canturini stanno raccogliendo con pazienza il frutto del loro lavoro, dalla lunetta (78%) e dalla media distanza (44%). 

La coppia Rossetti-Cavagnini torna in campo e fa subito danni: il canestro più fallo del numero 13 gialloblu vale l’accorcio (27-29). Ci pensa sempre il veterano del Santa Lucia a firmare l’aggancio, dopo soli 2’ scarsi di gioco (29-29). Bell ristabilisce subito le gerarchie infilando una pesantissima tripla (29-32), anche Ruiz va a referto per il 29-34 ma, sul canestro di Sagar (29-36), Di Giusto chiama time out. Una incomprensione tra Carossino e Ruiz manda in contropiede Stupenengo (33-36). Time out di Bergna, a cui segue un inasprimento della battaglia. La UnipolSai gira a vuoto un paio di volte, permettendo a Roma di tenersi attaccata. È sempre Choudhry a mettere i palloni più caldi (35-40) e ruba palla mandando in contropiede i suoi per il 35-42. Pur con le mani in faccia di tutti, Cavagnini mette il 39-44, ma il capitano dei biancoblù non è da meno: sangue freddo e 2/2 dalla lunetta per riportare distanza (39-46). Tra le fila romane è sempre Stupenengo a stupire di più, meno marcato, più lucido, mette nella retina i canestri cruciali di questo quarto (41-46). Mehiaoui fa il solito brutto scherzo con il buzzer beater da 3 che vale il 44-48 su cui si chiude il terzo quarto.

Neanche un minuto di gioco (due punti a testa per Cavagnini e Choudhry) e già Roma chiama una sospensione: Santorelli con grinta recupera e infila il 46-52, poi Rossetti commette il suo quarto fallo fatalmente su Choudhry che così realizza da 3 (46-55). Sono già 23 i punti a referto per l’inglese. Dopo il libero di Cavagnini (49-55), cala un minuto di silenzio nelle offensive. Con il time out Bergna rimette in campo lo starting five ma è ancora l’italiano in canotta numero 5 a trovare la strada del canestro per Roma (51-55). Ci pensa Mehiaoui a rimettere tutto completamente in gioco realizzando dall’arco il 54-55 e il contropiede del primo vantaggio romano (56-55) quando mancano 2’28’’ da giocare. 

Inizia una nuova partita: negli ultimi due minuti, Carossino esce per quinto fallo proprio sul francese che però dalla lunetta fa solo 1 su 2 (57-55). Ne mancano 1’40’’ e Choudhry subisce penalità da Papi, rimettendo in parità i conti. Brian Bell scivola in contropiede (57-59). Adesso si contano i secondi: -33 alla fine. Roma ne spreca 24 senza concludere, lasciando un possesso cruciale nelle mani della UnipolSai che a 12.9 ha la rimessa con Santorelli. Choudhry tenta la tripla ma va fuori, Roma cerca di sfruttare gli ultimi 8 secondi ma ormai il destino di questa partita, dominata dal primo all’ultimo minuto dai leoni biancoblù, è scritto. Vince la UnipolSai per 59-57.