I Carabinieri bussano alla porta per portarlo in carcere, scoprono che maltrattava la moglie

SEVESO - I Carabinieri si sono recati in un'abitazione nel centro cittadino per dare esecuzione a un ordine di carcerazione ai danni di un tunisino: doveva scontare 5 anni e 8 mesi per spaccio di droga. Entrati in casa, però, si sono accorti anche dei maltrattamenti ai danni della moglie.

Per la giustizia italiana le sue uniche responsabilità erano relative a sostanze stupefacenti: ma quando i Carabinieri sono andati a prenderlo, per portarlo in carcere, si sono accorti anche dei maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie.

La vicenda è riguarda una coppia che risiede nel centro cittadino. Lui tunisino di 32 anni, colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Monza. Dovendo scontare 5 anni e 8 mesi per spaccio di droga, i militari sono andati a bussare alla sua porta per condurlo alla casa circondariale di Monza.

Entrando nell'abitazione, però, hanno notato la moglie: un'italiana di 27 anni con il volto tumefatto. Immaginando già cosa potesse essere successo, le hanno chiesto se il marito la maltrattava. Lei ha negato, forse spaventata o forse per non infierire ulteriormente sull'uomo che stavano già portando in carcere. 

I Carabinieri, però, non le hanno creduto. Dopo averla messa alle strette hanno scoperto che lei negli ultimi tempi era diventata oggetto di percosse da parte del marito. Per l'uomo è scattato anche l'arresto per maltrattamenti in famiglia.