"Waste 4 think": la città diventa un modello in Europa per la riduzione dei rifiuti

SEVESO - Arriva un riconoscimento europeo per l'impegno profuso nel campo delle politiche ambientali e, in particolar modo, della riduzione dei rifiuti. Ma, soprattutto, arrivano i quattrini: 227 mila euro per sviluppare ancora di più la sensibilità in questo settore e migliorare i risultati

L'Europa punta gli occhi su Seveso. Quarant'anni fa li puntava tutto il mondo, ma era per il disastro diossina: ora lo fanno citandola come esempio nel campo delle politiche ambientali e, in particolare, per l'impegno e i risultati ottenuti nel campo della riduzione dei rifiuti.

Nei giorni scorsi, infatti, il progetto presentato dal Comune insieme da altri 18 membri guidati dagli spagnoli di Fundacion Deusto (Fondazione del Politecnico di Bilbao), comprendente è approdato alla fase 2 dei bandi Horizon 2020. Si tratta del Programma quadro europeo per la ricerca e l'innovazione nell'ambito della callo H2020-WASTE-2015-two-stage.

In totale erano più di 200 i progetti presentati: solo 70 hanno avuto accesso alla fase 1 e solo quattro, compreso quelli con Seveso, sono stati ammessi alla fase 2.

E' stato un lavoro di progettazione prezioso che ha visto coinvolti, tra i partner italiani, anche Legambiente, l'Agenzia Innova21, e le società Ars Ambiente e Softline e che, dopo tutti gli adempimenti necessari, vedrà il progetto prendere l'avvio con le singole azioni nel mese di giugno 2016.

"Waste4Think" durerà tre anni e avrà l'obiettivo di proporre un nuovo modello per ridurre la produzione dei rifiuti e  il relativo risparmio economico, modello   da condividere poi nei paesi dell'Unione Europea. Diverse azioni in quattro aree urbane e che hanno differenti "basi di partenza" con Seveso quale "modello da imitare", soprattutto nella buona pratica di differenziare i rifiuti. Spagna, Grecia e Portogallo in particolare potranno quindi conoscere l'esperienza della nostra città nello specifico con il sacco blu per l'indifferenziato introdotto in collaborazione con Gelsia Ambiente che ha dato, in pochissimo tempo, ottimi frutti (74,87% di raccolta differenziata).

Condivisione di esperienze ma non solo, naturalmente. Nei tre anni di attività, infatti, si lavorerà a Seveso per raggiungere l'80% di percentuale di raccolta differenziata per favorire l'utilizzo dei pannolini riciclabili, per ridurre la produzione dei rifiuti durante le feste estive in particolare nel centro polifunzionale di via Redipuglia, per diminuire (se non addirittura eliminare) i conferimenti sbagliati in particolare nei cortili e in alcuni condomini e per introdurre la tariffa differenziata secondo il principio del "paghi per quello che getti", il tutto accompagnato dal nuovo regolamento sulla gestione dei rifiuti che preciserà ulteriormente  le sanzioni per chi abbandona rifiuti sul territorio comunale.

Un progetto impegnativo che non costerà nulla alla Città di Seveso perché il finanziamento ricevuto dall'Unione Europea (pari a 227 mila euro su un ammontare complessivo di quasi 9 milioni di euro) comprenderà anche le ore che i dipendenti dell'ufficio Ecologia e Tributi dedicheranno alla realizzazione delle attività previste nei tre anni di lavoro. In tutto 36 mesi di scambi con le altre realtà europee e di relazione intensa con gli altri partner italiani in particolare con Legambiente e l'Agenzia Innova21 che cureranno le azioni "sul campo" con i cittadini e le cittadine, durante le feste estive e con i neo genitori, e le società Ars Ambiente e Softline che, nell'ambito delle azioni coordinate a livello europeo, lavoreranno sul percorso che porterà all'introduzione della Tariffa puntuale prevista, in via sperimentale, a partire dal 2017.

1 commenti

boss :
E a fronte di una valanga di soldi,a noi,poveri e umili mortali,sono arrivate le cartelle della tari,dopo che per un anno abbiamo separato secco,umido,plastica,vetro e chi piu' ne ha piuì ne metta,esattamente identiche a quelle degli anni scorsi. Stai a vedere che qualche buontempone dira'anche"fortunati che non ve le hanno aumentate". | mercoledì 01 giugno 2016 12:00 Rispondi