Gli ovulatori in arrivo dal Sudamerica alloggiati in Brianza per consegnare la droga

VAREDO - Dopo una vacanza di lusso in Venezuela, arrivavano in Europa con destinazione finale Milano per la consegna degli ovuli di stupefacenti. Si tratta di uomini che rispondevano a un'organizzazione bulgara e che venivano alloggiati in città

Il nome di Varedo in una indagine sul traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Ovulatori che, stando agli inquirenti, venivano alloggiati in città per consegnare la droga prima di poter fare ritorno in patria. Il capo dell'organizzazione, da alcuni conosciuto come Tocko e da altri come Mihail, è stato stato arrestato lunedì mattina ad Amsterdam grazie a un lavoro congiunto tra la Squadra Catturandi dei Carabinieri di Milano e la polizia olandese.

L'uomo, già condannato a 13 anni e 6 mesi di reclusione in seguito all'inchiesta Magna Charta che, nata a Torino, aveva portato alla custodia cautelare in carcere di trenta persone, si era rifugiato ad Amsterdam. Da lì, secondo l'accusa, continuava a lavorare per l'organizzazione bulgara dedita all'importazione di sostanze stupefacenti.

I corrieri della droga erano persone comuni che, attraverso un'agenzia di viaggi, venivano inviate in vacanza in Venezuala, nella splendida Isla Margarita, completamente spesati. Non solo: venivano addirittura pagate, fino a 2 mila euro ciascuna. Naturalmente in cambio si pretendeva qualcosa: ovvero l'obbligo di ingerire ovuli di sostanze stupefacenti, anche un chilo e mezzo per volta, alla fine della vacanza prima dell'imbarco. Insomma una vacanza di lusso a patto di rischiare la propria vita, o almeno la propria libertà, al momento del ritorno.

Il volo prevedeva di solito il primo scalo all'aeroporto Schiphol di Amsterdam e la destinazione finale a Milano Malpensa. I corrieri della droga, gli ovulatori, erano comunque aiutati dall'organizzazione che forniva loro anche lo spray anestetizzante per la gola e farmaci contro il vomito e la dissenteria.

Se riuscivano a superare i controlli all'aeroporto, per loro si prospettavano due sistemazioni: o finivano a Milano, oppure a Varedo. Qui avevano poi il compito di espellere gli ovuli e di consegnarli a chi aveva pagato la vacanza e commissionato il lavoro.

Tutto ha funzionato per un po', salvo qualche intercettazione all'aeroporto, finché una collaboratrice dell'organizzazione ha deciso di aprire la bocca e spifferare tutto.


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