Alla Fla si parla dell'enciclica di Papa Francesco e del rapporto tra uomo e natura
SEVESO - Questa sera alle 21, nell'auditorium della Fondazione Lombardia per l'Ambiente, l'incontro sull’Enciclica “Laudato si'”. Organizzato dalla stessa Fla e dal Centro Ambrosiano di Documentazione e Studi Religiosi, in collaborazione con l’Associazione Euresis. L'ingresso è libero.
La Fondazione Lombardia per l'Ambiente e il Centro Ambrosiano di Documentazione e Studi Religiosi, in collaborazione con l’Associazione Euresis, propongono un incontro sull’Enciclica “Laudato si'”. L'appuntamento è per la serata di oggi, venerdì 27 alle 21, nell'auditorium della Fondazione. Relatori dell'incontro saranno la professoressa Chiara Giaccardi, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e don Walter Magnoni, responsabile del Servizio per la Pastorale sociale e il lavoro della Diocesi di Milano. L’incontro sarà introdotto dall’ascolto di un brano letterario, letto dall’attore Matteo Bonanni.
La lettera enciclica è un profondo inno alla vita e un appello realista rivolto a tutti per l'urgente salvaguardia della "nostra casa comune".
Il Santo Padre analizza la drammatica situazione ambientale, dettaglia le implicazioni economiche e finanziarie, denuncia l’iniquità dell’accesso alle risorse e ci richiama a una forte ripresa di responsabilità.
Ci invita alla conversione verso un’ecologia integrale che implica un’autentica ecologia umana, già invocata da Benedetto XVI.
Dice papa Francesco "che l’ecologia integrale richiede apertura verso categorie che trascendono il linguaggio delle scienze esatte o della biologia e ci collegano con l’essenza dell’umano". Identifica l’origine di questa posizione nel riconoscerci creature e nel riconoscere il carattere di dono della realtà. Il racconto biblico ci ricorda che "l’esistenza umana si basa su tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra"; all’uomo è affidata da Dio la cura e la custodia della creazione. La Scrittura disegna "una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura. Ogni comunità può prendere dalla bontà della terra ciò di cui ha bisogno per la propria sopravvivenza, ma ha anche il dovere di tutelarla e garantire la continuità della sua fertilità per le generazioni future".
Il Santo Padre indica nella dimenticanza di questa visione l’origine del disordine ecologico. Partendo dalla “convinzione che tutto nel mondo è intimamente connesso” e che “nulla ci risulta indifferente”, l’incontro approfondirà l’invito all’ecologia integrale che ci richiama alla cura responsabile del creato.
Il Santo Padre indica nella dimenticanza di questa visione l’origine del disordine ecologico. Partendo dalla “convinzione che tutto nel mondo è intimamente connesso” e che “nulla ci risulta indifferente”, l’incontro approfondirà l’invito all’ecologia integrale che ci richiama alla cura responsabile del creato.