Va in ospedale, scoprono animali e abitazione in una situazione di degrado

ARCORE - Un uomo di 60 anni residente in città, andando in ospedale per un breve ricovero, ha chiesto all'amico di accudire il cane e il gatto di sua proprietà. Ma quando l'amico è entrato nell'abitazione, ha trovato una situazione di degrado: intervenuti Enpa, Asl e Polizia locale.

L'amico lo ha tranquillizzato dicendogli di andare sereno in ospedale per il breve ricovero perché si sarebbe fatto carico lui di accudire cane e gatto in sua assenza: ma quando ha varcato la porta di casa è rimasto davvero incredulo per lo stato di degrado tanto da richiedere l'intervento della Polizia locale.

E' una storia triste quella accaduta nei giorni scorsi in città, quando un sessantenne ha affidato all'amico la gestione temporanea dei suoi animali all'amico per poter andare in ospedale. L'amico, però, entrato nell'abitazione si è accorto che non si trattava soltanto della gestione temporanea dei due animali: il contesto che gli si è presentato davanti era infatti allucinante, un luogo assolutamente privo delle necessarie condizioni igieniche, completamente al buio e inadatto per viverci, sia per gli animali sia per il loro proprietario.

Dopo aver segnalato la situazione all'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Monza, il 31 ottobre due volontari del gruppo Antimaltrattamento sono arrivati sul posto verificando lo stato di totale abbandono dentro e fuori dell'immobile, con la presenza accumuli di materiale vario, di numerose deiezioni degli animali e un fortissimo odore di urina.

E' stata avvisata immediatamente la Polizia locale e, successivamente, è stato richiesto un intervento alla Asl veterinaria. Tutte le parti coinvolte non hanno potuto che constatare le pessime condizioni in cui vivevano sia gli animali sia il proprietario. Il cane (un meticcio di taglia media nero-focato di circa due anni, di indole molto socievole) e il gatto (che ha vissuto la cattura come un vero choc), che sono in buone condizioni di salute, sono stati fatti recuperare dal servizio di zooprofilassi, e attualmente si trovano presso il canile Fusi di Lissone.

Oltre al sequestro amministrativo degli animali a causa delle condizioni di vita inadeguate (Legge Regionale n. 33/2009, articolo 105), sarà fatta una segnalazione al Dipartimento di Prevenzione Medico, servizio di Igiene e Sanità Pubblica, al fine di accertare le condizioni abitative nell'appartamento dell'uomo e permettergli di cominciare a vivere in condizioni decisamente migliori, una volta dimesso dall'ospedale.

È ancora da stabilire se e quando l'uomo potrà riprendere con sé i suoi quattrozampe.