Festa per Antonietta Porro, cittadina benemerita

BARLASSINA - C'era davvero tanta gente domenica mattina all'ingresso di Palazzo Rezzonico, sede del municipio. Tutti lì, nonostante il gran caldo, per la professoressa Antonietta Porro. La docente universitaria è stata ricevuta dal sindaco Piermario Galli per la cittadinanza benemerita

Il suo curriculum è spaventoso. Se avete la pazienza di leggerlo, talmente è lungo e importante, alla fine vi sentirete piccoli. Non preoccupatevi, la professoressa Antonietta Porro, docente universitaria, è esattamente l'opposto: presenza discreta, persona altruista, incapace di recitare il ruolo della prima donna. La sua cultura e il suo carattere glielo impedirebbero. Ed è per questo motivo che, per tutti i barlassinesi, lei è semplicemente Antonietta. Stimata da tutti, a tal punto che il Consiglio comunale con votazione unanime ha deciso di conferirle la cittadinanza benemerita.

"Non poteva essere migliore la scelta - commenta il sindaco Piermario Galli, che domenica l'ha ricevuta davanti a Palazzo Rezzonico, sede del municipio, per la cerimonia - visto che la professoressa Porro ha sempre dato il suo contributo silenzioso e disinteressato alla vita civile e religiosa del nostro paese. In particolare, come amministrazione comunale, mi piace ricordare anche il sostegno dato alla commissione Cultura e biblioteca e alla rassegna 'Autunno in biblioteca'. E' una cittadinanza benemerita che mi fa tra l'altro particolarmente felice perché all'insegna dell'educazione e della cultura, due pilastri in cui questa amministrazione crede molto".

La diretta interessata non si è smentita nemmeno stavolta. E' riuscita a trattenere le lacrime nonostante la forte emozione, ma in piena coerenza con la sua umiltà ha ritenuto di non avere grandi meriti. "Mi chiedo che cosa posso avere fatto di speciale - ha commentato - e non trovo una risposta. E' un riconoscimento che accetto più che volentieri, naturalmente ringraziando l'amministrazione comunale e i miei concittadini che mi sono sempre molto vicini, e che mi fa riflettere. Innanzitutto mi fa piacere credere che sia, implicitamente, anche un apprezzamento della cultura classica, le nostre fondamenta. E poi è un riconoscimento che apprezzo perché figlio di una votazione unanime del Consiglio comunale. Bello vedere la cultura che unisce e che ci trova tutti d'accordo".

Si è dimenticata di dire (o non ha voluto) che la cittadinanza benemerita è soprattutto per lei e per la sua enorme disponibilità. Glielo hanno ricordato i cittadini, con la loro partecipazione - anche emotiva - alla cerimonia. Non una voce di dissenso, visibile la soddisfazione sui volti dei presenti, orgogliosi del fatto che la loro Antonietta, per il mondo accademico la professoressa Porro, nella sua attività sia un punto di riferimento considerato a livello almeno nazionale.


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