Cagnolina uccisa da un petardo: "Morta per gioco, non me la restituirà nessuno"

BESANA IN BRIANZA - Una cagnolina di soli sei mesi morta nella notte di San Silvestro, dilaniata da un petardo esploso nel giardino dei condomini don Cosma di Villa Raverio. Dopo le discussioni nate sul gruppo "Sei di Besana se...", il proprietario del cane ha raccontato l'accaduto. Non sporgerà denuncia.

"La denuncia non ho voluto farla, soltanto perché la mia cagnolina morta per gioco non me la restituirà più nessuno". E' la conclusione di una lettera davvero toccante, scritta con tanto garbo e pacatezza, ma altrettanto ferma nella condanna di chi, per festeggiare a modo suo l'arrivo del 2016, dopo avere ferito mortalmente l'animale nei giardini dei condomini don Cosma di Villa Raverio, è scappato a gambe levate.

La firma è del proprietario della cagnolina che, dopo aver saputo delle discussioni che erano nate nel gruppo Facebook "Sei di Besana Brianza se...", ha voluto scrivere per fare chiarezza e raccontare l'accaduto. 

"Avendo una bambina di soli tre anni - scrive l'uomo - ho deciso di passare l’ultimo dell’anno in casa con amici, è da quattro anni a questa parte che festeggiavo presso l’oratorio di Villa Raverio dando una mano ove possibile, purtroppo quest’anno per mancanza di forze non siamo riusciti ad organizzare in tempo i preparativi che in media richiedono un minimo di due/tre settimane. Scattata l’ora X ho preparato delle piccole fontanelle per far vedere alle mie bimbe la magia dei fuochi d’artificio e dei colori che solo quell’attimo ti può regalare, ma parliamo di fontanelle per bambini e soprattutto a norma".

"Sapendo della restrizione imposta dal divieto dei fuochi - prosegue il proprietario del cane - ho voluto regalare alle mie bimbe un attimo di magia, ma magia innocente. La mia cagnolina non ha mai avuto paura del fuoco e ne ha sempre fatto una sorta di gioco, come quella sera che osservava e giocava vicino alle fontanelle per bambini ed era uno spettacolo divertente, lei tutta presa ad abbaiare per il solo e puro divertimento. Mi sono permesso di lasciarla senza guinzaglio e questa è stata la mia più grande colpa, ma sapevo che in un condominio così mai nessuno si era permesso fino ad ieri di far esplodere colpi mortali ed inutili, ed anche qui mi sorge una domanda, come avranno fatto a procurarseli?".

Di fatto, appena le fontanelle si sono esaurite, si sono uditi dall'altra parte del condominio altri fuochi che all’apparenza erano innocenti anche se rumorosi: "In un solo attimo il mio cane è corso nell’altro giardino e appena stavo andando con il mio amico a prenderla  - aggiunge l'uomo - abbiamo sentito dei ragazzi che gridavano 'scappa, scappa', ma nessuno si avvicinava, e sempre in quell’attimo ho udito un gran botto. Lei era corsa a spegnere il fuoco della miccia accesa e ho visto la scena più tremenda che si potesse vedere la mia cagnolina era stesa a terra con svariati buchi nello stomaco, a primo acchito mi sono lanciato contro uno di quei ragazzi gridandogli 'che cosa avete fatto' ma uno di loro ha risposto prontamente che l'autore del gesto è scappato e che loro non hanno avuto il coraggio di prenderla perché hanno capito al volo che si trattava di un botto serio".

Un ragazzo di quel gruppo, comunque, ha collaborato con il proprietario del cane accettando di accompagnarlo alla clinica veterinaria notturna di Gerno. "La veterinaria non sapeva da dove iniziare ma fu pronta a prendere in mano la situazione e a bloccargli le emorragie più vistose. Dopo avergli fatto un antidolorifico l’ha sottoposta ad una radiografia per vedere se ci fossero lesioni interne. Noi eravamo speranzosi. Il cane reagiva bene ed era cosciente aveva ancora gli occhi aperti e per noi era un buon segno. Sì, è vero, erano occhi spenti non avevano la lucentezza di quando ti faceva le feste, però ripeto per noi era un buon segno. Infine è stata operata e dopo due rianimazioni si era capito che non c’era più nulla da fare. Si trattava di emorragia polmonare, e così ho dovuto dire addio alla mia bellissima cagnolina. Un po’ per colpa mia un po’ per quei fuochi maledetti che non era il caso di spararli in un condominio ed un po’ per il destino".