Sarti (Uilm): "La Bruno Presezzi si ricordi dei 40 lavoratori in mobilità"

BURAGO DI MOLGORA - La Uilm (Unione italiana dei lavoratori metalmeccanici) avverte la Bruno Presezzi: la Franco Tosi, salvata un anno fa, resta a Legnano. Piuttosto si pensi a rispettare i patti e a quei 40 lavoratori tuttora in mobilità da riassorbire entro il 2017

"La Franco Tosi dovrà rimanere a Legnano. Dopo quel difficile accordo che aveva scongiurato il fallimento, non si può assolutamente parlare di un allontanamento del polo produttivo, fondamentale comparto industriale del legnanese. Da parte sua la proprietà brianzola non dimentichi quali erano i suoi impegni". Parole decise quelle di Vittorio Sarti, segretario di Uilm Milano (Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici), che a fronte delle difficoltà manifestate dal management della Bruno Presezzi, intenzionata a trasferire tutta l'attività a Burago di Molgora con nuovi investimenti, impone lo stop e il rispetto dei patti.

"Entro il giugno 2017 - spiega Sarti - a due anni dall'accordo, dovrà riassorbire e trovare nuova collocazione alla quarantina di lavoratori oggi in mobilità: un impegno che deve essere mantenuto, visto che dalla sigla ufficiale dell'intesa è già trascorso più di un anno".

Nel frattempo la Uilm coglie positivamente l'intervento delle istituzioni: "Finalmente anche la Regione e il Ministero dello Sviluppo Economico sembrano intenzionati a mettere in campo tutte le azioni e gli interventi possibili per contribuire a dare una prospettiva di futuro alla Franco Tosi. Il sostegno all'accordo di programma al Mise e l'impegno da parte della Regione nell'attivare tutti gli strumenti possibili per scongiurare l'ipotesi di un trasferimento dello storico stabilimento da Legnano erano attesi dal tavolo di accordo più di un anno fa. Oggi sembrano trovare riscontri concreti".


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