Il debito è di modesta entità, lui regola i conti con una coltellata: marocchino arrestato
LISSONE - I Carabinieri della Compagnia di Desio giovedì sera hanno arrestato un marocchino quarantenne residente in città. In via Besozzi, dopo un litigio per un debito di pochi euro, ha estratto il coltello a serramanico e ha colpito un italiano. E' stato rintracciato due ore dopo dai militari
Un litigio per un debito di pochi euro, poi una coltellata: un marocchino di 40 anni, residente a Lissone, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Desio. La vittima, un italiano trentenne, è stata accompagnata all'ospedale San Gerardo di Monza. Non è in pericolo di vita.
Il fatto si è verificato poco dopo le 18.30 di giovedì in via Besozzi. Sul posto, oltre all'ambulanza dell'Associazione Volontari di Pronto Soccorso di Vimercate, anche i Carabinieri. Questi, grazie alle testimonianze raccolte sul luogo del delitto, sono riusciti a ricostruire l'accaduto: la coltellata era stata sferrata all'apice di una violenta lite dovuta a un debito di modesta entità.
Il marocchino, pregiudicato, si era poi allontanato senza lasciare traccia. I militari sono riusciti a rintracciarlo un paio d'ore dopo nella sua abitazione in via Baldironi. Era in bagno, stava ancora lavando il coltello a serramanico utilizzato per ferire l'italiano. Al momento dell’arresto indossava ancora la maglietta sporca del sangue della vittima.
Il fatto si è verificato poco dopo le 18.30 di giovedì in via Besozzi. Sul posto, oltre all'ambulanza dell'Associazione Volontari di Pronto Soccorso di Vimercate, anche i Carabinieri. Questi, grazie alle testimonianze raccolte sul luogo del delitto, sono riusciti a ricostruire l'accaduto: la coltellata era stata sferrata all'apice di una violenta lite dovuta a un debito di modesta entità.
Il marocchino, pregiudicato, si era poi allontanato senza lasciare traccia. I militari sono riusciti a rintracciarlo un paio d'ore dopo nella sua abitazione in via Baldironi. Era in bagno, stava ancora lavando il coltello a serramanico utilizzato per ferire l'italiano. Al momento dell’arresto indossava ancora la maglietta sporca del sangue della vittima.
Fortunatamente l'italiano, nel tentativo di parare la coltellata, è riuscito a portare davanti a sé il braccio: è stato reciso il tendine. Portato all'ospedale San Gerardo di Monza, ne avrà per una trentina di giorni.
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