Pro Lissone Calcio: Claudio Benetti è il nuovo presidente

LISSONE - Cambio al vertice per la Pro Lissone Calcio. Il nuovo consiglio direttivo ha nominato presidente Claudio Benetti. Succede a Fabrizio Valerin, che ha accettato di rimanere nel consiglio direttivo

Al termine di sedute ricche di contenuti e proficue dal punto di vista della programmazione della stagione sportiva e della filosofia educativa che riguarderà da vicino il settore giovanile, il neoeletto consiglio direttivo della Pro Lissone Calcio ha nominato Claudio Benetti quale presidente della storica società di via Dante. Massimo Saldarini, già da anni “anima” del settore femminile della Pro Lissone Calcio, ricoprirà l’incarico di vicepresidente.

Durante i lavori, iniziati venerdì 16 giugno con l’assemblea societaria, è stato definito il nuovo organigramma societario che nella serata di lunedì 3 luglio verrà illustrato nel dettaglio, con particolare riferimento all’asset e alle linee guida che ispireranno i prossimi anni di lavoro. 

La possibilità di pianificare interventi strutturali, di allenamento, di messaggi educativi e di staff saranno gli elementi costitutivi di una fase innovativa che vedrà al centro del progetto Pro Lissone Calcio anche Fabrizio Valerin e Calogero Sieli: entrambi, hanno accettato con entusiasmo di fare ancora parte del Consiglio direttivo e continueranno a sostenere la Pro Lissone Calcio con rinnovata energia e con la stessa passione, mettendo a disposizione di tutti la grande esperienza maturata nel corso degli anni che li hanno visti guidare la società.

“Tengo a ringraziare tutti i collaboratori che con me hanno supportato la Pro Lissone Calcio nei miei anni di presidenza – dichiara Fabrizio Valerin – il mio impegno in società continua con rinnovata passione”.

L’auspicio di tutto il Consiglio direttivo è che l’entusiasmo e la voglia di fare emersa negli incontri di questi giorni possa essere una leva determinante sia verso tutta l’organizzazione sia verso le persone che tengono viva la Pro Lissone Calcio: gli atleti, le famiglie, i responsabili e non ultimi i tifosi.


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