Portato in aereo in Albania, ritrovato in città: ventiseienne arrestato

NOVA MILANESE - Per le forze dell'ordine doveva essere un problema in meno: caricato sull'aereo il 5 gennaio, l'albanese era stato riportato in patria. Nel weekend, però, ecco la sorpresa: fermato dai Carabinieri mentre passeggiava bello e beato per le strade della città

Doveva essere in Albania già da un paio di mesi, rimpatriato a forza dal Questore di Milano: quando i Carabinieri lo hanno notato nel weekend, stava passeggiando tranquillamente per le strade di Nova Milanese. Ora è finito direttamente in carcere.

Quando qualche extracomunitario commette qualche reato, è luogo comune affermare: "Bisogna rispedirlo a casa sua". Questa è la dimostrazione che, purtroppo, spesso non è un rimedio efficace. Il provvedimento, infatti, era stato adottato anche nei confronti di questo ragazzo di 26 anni.

Non un foglio di via obbligatorio, gettato in qualche cestino: il 5 gennaio è stato infatti disposto addirittura l'accompagnamento coattivo alla frontiera. Ovvero caricato su un aereo e riportato in patria.

Ebbene, due mesi più tardi eccolo di nuovo qui in Brianza come se nulla fosse accaduto. Il problema, per lui, è che i Carabinieri lo hanno fermato per un controllo. E, una volta scoperta la verità, lo hanno arrestato per inosservanza del decreto di espulsione.

Come prevede la legge nel caso di ritorno del nostro Paese, l'albanese è stato accompagnato direttamente in carcere.


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