Paderno Dugnano, Eureco: il Pirellone chiede controlli serrati e inserimento ex dipendenti

PADERNO DUGNANO - Nei giorni scorsi il Consiglio regionale, con votazione unanime, ha approvato la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle: si chiedono controlli serrati sull'attività di smaltimento di rifiuti della Tecnologia & Ambiente S.r.l., che si svolge nella stessa sede di Eureco, e l'inserimento degli ex dipendenti

Sì all'unanimità del Consiglio Regionale della Lombardia alla mozione del Movimento 5 Stelle che chiede controlli serrati sull'attività di smaltimento di rifiuti della Tecnologia & Ambiente S.r.l., che si svolge nella stessa sede di Eureco, impianto che il 4 novembre 2010 è esploso causando quattro morti e numerosi feriti.

"L'opportunità di riavviare l'attività di trattamento dei rifiuti - afferma Silvana Carcano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle - non va certamente nella direzione di tutela dei cittadini e dei lavoratori di Paderno Dugnano e sarebbe quantomeno dovuta l'attivazione di extra controlli sull'impianto. Per di più, i lavoratori coinvolti nell'incidente non sono più stati collocati e sono ancora alla ricerca di un lavoro".

Dal gruppo pentastellato evidenziano che il Consiglio regionale, nell'ambito delle '100 tappe in Lombardia' li ha incontrati promettendo loro di attivarsi al fine di aiutarli in un percorso di outplacement, ovvero di reinserimento lavorativo. "Al momento - afferma Carcano - nessuno ha mosso un dito. La mozione invita la Giunta ad attivarsi per trovare una soluzione definitiva per coloro che hanno perso lavoro e per sollecitare un accordo con Città Metropolitana e tutti gli altri enti coinvolti per imporre maggiori controlli in relazione all'applicazione delle norme sulla sicurezza dell'impianto, alla sicurezza dei lavoratori, alle competenze appropriate per le mansioni svolte dei lavoratori, al fine di tutelare i cittadini e gli stessi dipendenti dell'azienda. Le ferite che ha lasciato Eureco a Paderno non si sono ancora rimarginate. E' una mozione che lascia l'amaro in bocca perché racconta la debolezza delle istituzioni di fronte a situazione drammatiche generate dal titolare dell'Eureco ora condannato in via definitiva”.


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