Un calendario d'autore per aiutare Padre Fumagalli e la Guinea Bissau

BRUGHERIO - Domani in piazza Roma sarà possibile acquistare il calendario del 2016 curato dal maestro Elio Nava, quest'anno dedicato alle città italiane. Il contributo è di soli 5 euro, il ricavato sarà interamente consegnato al concittadino Padre Giuseppe Fumagalli, missionario nella Guinea Bissau.

Acquistare un calendario del 2016 e fare del bene, fin da subito, alla popolazione della Guinea Bissau: è l'iniziativa dell'associazione sportiva "Lega Ciclistica Brugherio" che, promuove la vendita benefica del calendario realizzato con grande disponibilità dal maestro Elio Nava.

Domani, domenica 11 ottobre, al prezzo di 5 euro, sarà possibile acquistare l'ambito calendario in piazza Roma presso l'esposizione dei pittori locali coordinati dal nostro maestro naïf e, a seguire, presso lo Studio di Elio Nava in via dei Mille 112, presso il negozio "Teruzzi Teo srl" in via A. Cazzaniga 11, presso l'edicola di via Kennedy, presso il Parrucchiere Nando in via Italia 14 e presso il fiorista Longoni in via Volturno 28 e la cartoleria Coccinella in piazza Cesare Battisti.

Un calendario che non è soltanto bello, ma aiuta a trascorrere meglio il 2016 sapendo che quel piccolo contributo versato significa molto per la popolazione della Guinea Bissau dove svolge la sua attività di missionario il nostro concittadino Padre Giuseppe Fumagalli, che ormai è laggiù fin dal 1968.

Il calendario del 2016 è dedicato a molte città italiane, a partire dalla copertina con la "chiesa di Sant'Antonio di Padova e il mercato natalizio", cui si aggiungono una veduta panoramica di Brugherio degli anni 50 (proprio nell'anno in cui si celebra il suo 150esimo di fondazione, il cui logo è tra l'altro riportato sul calendario), vedute del Castello Sforzesco e di Resuttano (il centro siciliano legato a Brugherio da una salda amicizia), un notturno con Orvieto e i cavalieri, Chioggia sotto la neve e, una voce fuori dal coro, la porticina della casa di Giulio, l'amico storico di Elio nonché nostro bibliotecario che torna spesso nelle sue tele... e, ovviamente, le immancabili mongolfiere.