Romeo, il cigno del laghetto della Villa Reale, ha la broncopolmonite: soccorso dall'Enpa

MONZA - Con la sua figura e la sue eleganza rende ancora più bello il laghetto e l'ambiente della Villa Reale: Romeo, il magnifico cigno, venerdì è stato recuperato dai volontari dell'Enpa mentre era riverso a terra e quasi immobile. Pare abbia la broncopolmonite.

Si chiama Romeo, il magnifico cigno reale insediatosi da tempo nel laghetto della Villa Reale, all'interno del Parco di Monza. Da quando è morta alcuni anni fa la sua compagna, Romeo, classe 2003, non ha voluto saperne di condividere il lago con altri esemplari della sua specie, preferendo la compagnia di un maschio di anatra muta bianca e nera.

Venerdì 16 il "re" del laghetto comincia a star male e diversi frequentatori abituali dei giardini della Villa Reale contattano la sede operativa Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Monza. Sdraiato sull'erba, il cigno appare apatico, con la testa e le ali basse. Respira faticosamente a becco aperto, le persone si avvicinano ma lui non dà segni di reazione. 

Marica, volontaria responsabile del settore animali selvatici dell'Enpa, parte alla volta del Parco di Monza col furgone dell'associazione mentre l'agronomo dell'amministrazione della Reggia Reale, contattata dalla sede Enpa, manda sul posto il capo operaio.

Prima dell'arrivo di Marica, però, il cane di un passante spaventa Romeo che scappa, faticosamente, in acqua. La volontaria non si dà per vinta e con calma e sangue freddo organizza il recupero. Il capo operaio e un altro signore (che Enpa ringrazia per la collaborazione e gentilezza) - uno da riva e uno sull'isolotto del laghetto - con due lunghe canne di bambù dirigono il cigno verso la parte stretta del lago dove l'acqua è più bassa, Marica entra nel lago e afferra il povero Romeo ormai esaurito. 

Sono ormai le 19. Marica porta il cigno al rifugio di Monza in via San Damiano per le prime cure e per sistemarlo al caldo in un box. Non presenta traumi evidenti: in bocca non ha nulla e nemmeno lungo la trachea, quindi non è un corpo estraneo a provocare il respiro affannoso. Si sospetta un problema a livello bronco-polmonare. 

L'indomani Romeo è un po' più reattivo ma ancora molto abbattuto. Trasferito al Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) di Vanzago (MI), gestito dal Wwf, ora mangia da solo ma ancora non si alza. Non rimane che tifare per lui e augurargli un pieno recupero che gli permetta di tornare a essere il re del laghetto.