Le fontane (quasi) tutte risistemate: ma il laghetto dei cigni è uno stagno maleodorante

MONZA - Vi ricordate la segnalazione fatta pochi giorni fa sulle fontane "verdi" e in pessimo stato? Sono state quasi tutte risistemate. Ma siamo andati al laghetto dei cigni nel Parco e la situazione è davvero pietosa

A pochi giorni dalla nostra segnalazione le fontane di Monza hanno ripreso a zampillare acqua chiara e limpida. È una bella notizia quella che oggi diamo ai nostri lettori, anche se siamo certi che qualcuno già si è accorto del cambiamento. All’inizio della settimana abbiamo segnalato lo strano caso delle fontane al… verde: acqua stagnante e di un verde più o meno intenso quella che nella fontana di largo Mazzini, piazza Indipendenza, davanti alla stazione e vicino alla biblioteca civica di via Padre Reginaldo Giuliani.

Avevamo invocato l’intervento dell’assessore alle piccole cose Simone Villa che ha (in parte) risolto il problema. Ripulite e con acqua finalmente limpida sono tornate all’antico splendore e colore le fontane di largo Mazzini, piazza Indipendenza e quella vicino alla biblioteca. La fontana davanti alla stazione, invece, continua a mostrare orgogliosa il suo colore tutt’altro che chiaro e ad essere utilizzata come cestino e servizio igienico.

Speriamo che la stessa celerità coi sia tra i vertici del Consorzio del Parco e della Villa Reale. Stamattina (ma chi lo frequenta ci conferma che la situazione prosegue da giorni) il laghetto dove sguazzano cigni, anatre, anatroccoli, pesci e tartarughe era trasformato nelle parte laterale in uno stagno maleodorante. Acqua stagnate, una strana patina di foglie ormai secche e putride persino una pallina da tennis. Anche gli animali stanno alla larga da quella zona, preferiscono nuotare dove l’acqua è più pulita.

Ci appelliamo quindi al buon senso e chissà che anche questa volta l’intervento possa avvenire in tempi da record, con il consiglio di chi quella zona del Parco la frequenta di maggiori controlli e soprattutto una costante manutenzione.  

B.Api.


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