Gatto in un tombino, salvato con la pancetta

VEDANO AL LAMBRO - La disavventura di un gattino, precipitato in un pozzetto profondo un paio di metri, si è risolta a lieto fine. Grazie all'udito di una volontaria che lo ha sentito dal suo ufficio e all'astuzia dei Vigili del fuoco: non potendo raggiungerlo, lo hanno stuzzicato con una fetta di pancetta.

Gattino caduto in un tombino e impossibile da raggiungere per i soccorritori. Per salvarlo è bastata un po' d'astuzia: una fetta di pancetta per convincerlo a entrare in un secchio e riportarlo in superficie.

E' accaduto nei giorni scorsi in via Leonardo da Vinci. Lisa, una volontaria dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali), si è accorta della presenza del gattino. Orecchio allenato, dal suo ufficio ha sentito un pianto provenire da un prato di fronte, ma non è riuscita a vedere nulla. Quando non ha sentito più nulla, ha pensato che il piccolo fosse riuscito a salvarsi.

Un controllo in pausa pranzo, invece, ha rivelato che il gatto era ancora lì in un prato, dietro a un cancello: chiamandolo, infatti, sentiva in risposta un pianto disperato, mentre la sua mamma e il fratellino non si muovevano dal vicino muretto.

La volontaria a quel punto ha scavalcato il cancello e ha trovato, tra alberi e rovi, il buco da cui proveniva il miagolio. Troppo stretto per accedervi, ha chiamato i Vigili del Fuoco di Monza. Con la torcia gli agenti sono riusciti a vedere l'animale in fondo a una sorta di pozzetto profondo 2 o 3 metri. Dopo vari tentativi, hanno avuto l'idea di calare nel pozzo un secchio legato a una corda con dentro della pancetta. Dopo poco tempo, vinto dalla fame e dalla stanchezza, il gattino si è convnto a entrarci per mangiare e così si è riusciti a tirarlo fuori. L'intera operazione è durata oltre un'ora. 

La volontaria lo ha preso con sé e dopo averlo ospitato per un giorno a casa sua, lo ha portato al Gattile di Monza. È un maschietto di circa due mesi, grigio tigrato e molto domestico, al quale è stato dato il nome Abramo. 

Enpa ringrazia i Vigili del Fuoco per la professionalità e per la sensibilità: senza di loro Abramo sarebbe sicuramente morto. Ovviamente il pozzetto è stato richiuso e messo in sicurezza e i volontari ritorneranno per recuperare il fratellino e sterilizzare la mamma.