Al San Giuseppe "La Divina Commediola": Giobbe Covatta ci fa ridere e ci fa riflettere

BRUGHERIO - La Divina Commedia di Dante Alighieri la conosciamo tutti. Ma la Divina Commediola, scritta da tale Ciro Alighieri, in un linguaggio più napoletano che toscano, non vi dice nulla? Scopritela stasera al San Giuseppe insieme a Giobbe Covatta

La "Divina Commedia" l'abbiamo letta e studiata tutti. Lui, però, si è imbattuto in una versione un po' speciale che vuole condividere con tutto il pubblico. Parliamo di Giobbe Covatta che oggi, martedì 9 maggio, sarà in scena al teatro San Giuseppe di Brugherio (via Italia, 76), con un testo che sostiene di aver trovato in una discarica.

E' "La Divina Commediola", ufficialmente una versione apocrifa dell'opera dantesca, scritta da tale Ciro Alighieri, in un linguaggio che assomiglia più al napoletano che al toscano. E un'opera che ha due singolarità. Innanzitutto prevede solo l'inferno. E poi, a differenza da quanto descritto dal sommo poeta, qui la situazione è un capovolta. Nel senso che l'inferno lo vivono non tanto i peccatori, quanto le loro vittime.
 
Sarà un'occasione per ridere tutti insieme, ma anche per riflettere. In modo particolare sui diritti, spesso calpestati, dei minori. 

Lo spettacolo, inserito nel programma "Colpi di scena", i monologhi fuori abbonamento organizzati dal teatro San Giuseppe in collaborazione con l'amministrazione comunale, è proposto insieme alla Fondazione Martalive che si occupa della lotta le neoplasie polmonari.

Il biglietto d'ingresso, posto unico, costa 20 euro.


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