La paura di una residente: "Dico no a venti profughi nel mio cortile"

LAZZATE - Si chiama Serafina, ha due figlie, abita nel cortile di via Volta 14 dove dovrebbero insediarsi i migranti. L'idea la spaventa, teme che venti giovani possano rovinare la tranquillità del quartiere

"I profughi? No, grazie. Ne faccio volentieri a meno. Non è questione di razzismo, perché non faccio distinzioni di questo tipo, ma di tranquillità personale e familiare". A parlare è Serafina, una donna residente a Lazzate in quel famoso cortile di via Volta 14, quello in cui dovrebbero insediarsi i migranti. Una ventina quelli stimati dall'amministrazione comunale, anche se non è mai arrivata una risposta dalla Prefettura alla richiesta di chiarimenti.

Serafina era presente alla manifestazione organizzata proprio dal Comune, davanti al suo cortile, per ribadire il no all'ospitalità dei migranti. Lei era lì per curiosità, per capire qualcosa in più riguardo ai suoi probabili vicini di casa.

"E' innegabile che qualcuno stia arrivando - commenta - visto che venerdì è stato fatto il rogito per la vendita per gli appartamenti e subito l'acquirente non ha perso tempo. Domenica erano qui a imbiancare, tra lunedì e martedì hanno portato mobili e lavatrice".

Da parte sua nessun rancore nei confronti di chi ha venduto quegli appartamenti. "Provo solo preoccupazione. Avevo lasciato Misinto per venire in questo paese che è un gioiellino e avevo trovato un cortile per stare tranquilla con le mie figlie di tre anni e mezzo. L'idea dei migranti mi spaventa. Mi spaventerebbe anche quella di venti ragazzi italiani. Non lo riterrei più il luogo ideale dove vivere in tranquillità".

G.Gal.


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