L'ex casa di riposo torna a vivere: sarà destinata ai servizi per la disabilità

LISSONE - L'ex "Ospedale della carità" di via don Bernasconi tornerà presto a disposizione della città e a servizio delle categorie più deboli. L'amministrazione comunale ha infatti pubblicato un avviso di indagine di mercato per il recupero e la valorizzazione del complesso ospedaliero

La vecchia casa di riposo tornerà a servizio di Lissone e dei suoi cittadini. Lo annuncia l'amministrazione comunale spiegando che il grande immobile dismesso rientra in un importante progetto destinato a riqualificare a fini socio-sanitari l’ex "Ospedale della carità", trasformandolo in una struttura di riferimento per il territorio nel settore delle attività e dei servizi rivolti alla disabilità.

Viene pubblicato in questi giorni l’avviso di indagine di mercato per il recupero e la valorizzazione del complesso ospedaliero di via don Bernasconi, edificato tra il 1928 e il 1930 grazie al lascito testamentario dell'ex sindaco Mauro Riva e usato poi negli anni Sessanta come casa di riposo fino alla costruzione della nuova ala ora adibita a residenza per anziani.

La manifestazione di interesse rappresenta una procedura preliminare per raccogliere progetti socio-sanitari da parte di associazioni, enti e privati, che si impegnano a ristrutturare e usare l'edificio per attività e servizi rivolti in special modo alla disabilità e alla riabilitazione. Sulla base di questi orientamenti (non vincolanti) sarà poi costruito il bando pubblico per la concessione o assegnazione della ex casa di riposo.

La proposta è stata fortemente voluta dalla Giunta comunale e affidata alla dirigente Anna Perico. L’assessore alla Persona, Anna Mariani, commenta: "La nostra città ha crescenti necessità sociali e sanitarie, soprattutto per alcune categorie particolarmente deboli, e siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione un edificio storico e da tempo inutilizzato. Ci aspettiamo che i progetti di riuso presentati in questa prima fase prevedano, oltre alla riqualificazione e alla ristrutturazione complessiva dell’immobile, la proposta di attività di rilievo socio-sanitarie con un pensiero speciale alla residenzialità per disabili, per arricchire l’offerta di servizi alla città ma anche a un più ampio territorio".

L’edificio interessato si sviluppa su 4 piani, di cui uno interrato, per un volume complessivo di oltre 6 mila metri cubi. Pur non essendo in stato di grave degrado, comincia a presentare in alcuni punti segni di abbandono dovuto all’attuale situazione di sottoutilizzo e puntualmente documentati dalla relazione allegata alla manifestazione d’interesse, stilata dall’architetto Dirk Cherchi dell’Ufficio Lavori pubblici del Comune. Pertanto l’iniziativa in corso, oltre a restituire all’uso pubblico un edificio importante per la storia lissonese, servirà anche a tutelarne la conservazione.


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