La città punto di riferimento nella lotta ai documenti falsi
LISSONE - La città è stata scelta dall'Ufficio Falsi Documentali della Polizia Locale Milanese per un progetto sperimentale che coinvolgerà l'anagrafe nel servizio di controllo dei documenti presentati, specie per quel che riguarda gli stranieri.
Il Comune di Lissone diventa una struttura di punta nella lotta alla contraffazione dei documenti di identità. Nei giorni scorsi, infatti, i Responsabili dell'Ufficio Falsi Documentali della Polizia Locale di Milano (un servizio di alta specializzazione che supporta l'attività di diverse Procure della Repubblica, quella di Milano in particolare) hanno scelto il nostro Ufficio Anagrafe per un progetto sperimentale di formazione al contrasto dei documenti falsi.
Grazie a un accordo di collaborazione con il Comandante della Polizia Locale di Milano, dottor Tullio Mastrangelo, all'inizio di novembre è iniziata a Lissone (prima città lombarda ad essere coinvolta nel progetto) un'attività di controllo dei documenti di identità presentati all'anagrafe comunale soprattutto da cittadini stranieri, per verificarne l'autenticità ovvero individuarne i possibili elementi di falsificazione.
L'esperienza dell'Ufficio Falsi Documentali milanese, infatti, dimostra che non basta agire a livello dei controlli sul territorio di carte d'identità o passaporti; la falsificazione avviene spesso a monte, quando cioè l'individuo si presenta agli uffici comunali e - esibendo un documento falsificato, quasi sempre di origine estera e dunque di difficile analisi - ottiene senza averne titolo una carta d'identità autentica. Bisogna dunque mettere in condizione il personale degli Uffici Anagrafe di riconoscere subito gli elementi sospetti dei documenti, in modo tale da individuare se si tratta di un falso oppure no.
Grazie al canale diretto instaurato con la Polizia Locale di Milano, tutti i documenti lissonesi sospetti saranno sottoposti all'analisi dell'Ufficio Falsi Documentali, il quale ha anche provveduto a fornire una formazione di base al Comando di Polizia Locale e a tutte le realtà del Comune di Lissone che rilasciano atti a seguito di presentazione di documenti d'identità. L'accordo di collaborazione è inserito nel contesto più ampio delle procedure di sicurezza che la Polizia Locale milanese intende contribuire a diffondere gradualmente nei Comuni lombardi e nei vari enti pubblici.
Grazie a un accordo di collaborazione con il Comandante della Polizia Locale di Milano, dottor Tullio Mastrangelo, all'inizio di novembre è iniziata a Lissone (prima città lombarda ad essere coinvolta nel progetto) un'attività di controllo dei documenti di identità presentati all'anagrafe comunale soprattutto da cittadini stranieri, per verificarne l'autenticità ovvero individuarne i possibili elementi di falsificazione.
L'esperienza dell'Ufficio Falsi Documentali milanese, infatti, dimostra che non basta agire a livello dei controlli sul territorio di carte d'identità o passaporti; la falsificazione avviene spesso a monte, quando cioè l'individuo si presenta agli uffici comunali e - esibendo un documento falsificato, quasi sempre di origine estera e dunque di difficile analisi - ottiene senza averne titolo una carta d'identità autentica. Bisogna dunque mettere in condizione il personale degli Uffici Anagrafe di riconoscere subito gli elementi sospetti dei documenti, in modo tale da individuare se si tratta di un falso oppure no.
Grazie al canale diretto instaurato con la Polizia Locale di Milano, tutti i documenti lissonesi sospetti saranno sottoposti all'analisi dell'Ufficio Falsi Documentali, il quale ha anche provveduto a fornire una formazione di base al Comando di Polizia Locale e a tutte le realtà del Comune di Lissone che rilasciano atti a seguito di presentazione di documenti d'identità. L'accordo di collaborazione è inserito nel contesto più ampio delle procedure di sicurezza che la Polizia Locale milanese intende contribuire a diffondere gradualmente nei Comuni lombardi e nei vari enti pubblici.